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“Quanto è successo in Francia una settimana fa (4 marzo) è il più grave attacco contro la vita umana da molti anni e non può lasciare del tutto indifferenti, anche perché in un futuro vicino sarà l’Italia a doversi esprimere in merito”.

 

 

Così in una nota a seguito di un incontro tenuto a Lecce da iscritti e simpatizzanti di Alleanza Cattolica, in relazione alla proclamazione in Francia dell’aborto quale diritto costituzionale. “Con una foga ideologica impressionante imposta dal presidente Emmanuel Macron - prosegue la nota -, il parlamento francese ha infatti trasformato il dramma dell’aborto in un “diritto fondamentale”, tutelato addirittura dalla Costituzione. Ciò significa che da oggi, in Francia, uccidere un bimbo nel grembo materno sarà ancora più facile”.

“L’Italia rischia di fare la stessa fine della Francia - è il pensiero di Alleanza Cattolica Lecce -: partiti ed esponenti della sinistra radicale hanno già annunciato una grande operazione politica per inserire il ‘diritto all’aborto’ anche nella Costituzione italiana e nella stessa Carta europea dei diritti umani.”

“È una strategia politica vetusta. Vogliono indottrinare i nostri figli e nipoti convincendoli che l’orrore dell’aborto è in realtà un “diritto umano fondamentale” e che il feto è solo ‘un grumo di cellule’. Per questo:

  • il numero di aborti (che in Francia supera già la scioccante cifra di 230.000 all’anno) continuerà a crescere a dismisura: una immensa strage di bimbi innocenti;
  • l’aborto non sarà più trattato come una scelta tragica da provare ad evitare, ma come un valore positivo da promuovere;
  • le varie associazioni pro-vita potrebbero essere perseguite e incriminate per legge, perché ciò contro cui si battono (l’aborto) è considerato un vero e proprio diritto costituzionale;
  • i medici potrebbero essere costretti a scegliere se uccidere bambini o perdere il lavoro, perché l’obiezione di coscienza è stata volutamente esclusa dalla nuova Costituzione.

“In questi tempi di guerra si invoca la pace - conclude la nota -, ma si continua a cadere nel baratro della cultura della morte. Pace e aborto, dicotomia inconciliabile: lo ricordò Santa Teresa di Calcutta ritirando il Premio Nobel per la pace nel 1979: «Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l’aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa. […] Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c’è più niente che impedisce a me di uccidere te, e a te di uccidere me»”.

 

Forum Famiglie Puglia