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Il prossimo 8 settembre l’arcivescovo Michele Seccia celebrerà il suo Giubileo episcopale a venticinque anni dalla sua consacrazione avvenuta nel 1997 nel Palasport di San Severo, Portalecce accompagnerà i lettori nel ripercorrere la vicenda di una persona, di un sacerdote, di un pastore oggi arcivescovo di Lecce.

 

 

Michele Seccia è nato a Barletta il 6 giugno 1951 da Luigi e Carmina Torre, terzogenito dopo Antonio (1947) ed Angela (1949).

Il 2 ottobre 1962 è entrato nel seminario arcivescovile di Bisceglie dove ha frequentato la scuola media e il ginnasio (1962-67) concludendo con il triennio liceale a Molfetta (1967-69) e a Taranto, (maturità classica, luglio 1970). La sua formazione seminaristica e spirituale è proseguita a Roma presso il Pontificio seminario francese (1970-1977); ha conseguito il baccalaureato in filosofia (1972) e teologia (1975) presso la Pontificia Università Gregoriana, la laurea, in Filosofia (17 dicembre 1974) presso La Sapienza di Roma ed ha ottenuto la licenza in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana (giugno 1977).

È stato ordinato sacerdote nella cattedrale di Barletta il 26 novembre 1977 dall’arcivescovo di Trani e Barletta, il leccese, mons. Giuseppe Carata. Appena presbitero viene subito nominato vicario parrocchiale della comunità dello Spirito Santo di Barletta della quale è stato, poi, parroco dal 1985 al 1992 alla morte del primo parroco, mons. Ruggiero Doronzo (1904-1985).

 

SAN SEVERO

In seguito al trasferimento del vescovo Silvio Cesare Bonicelli alla sede vescovile di Parma viene eletto da San Giovanni Paolo II, vescovo della Chiesa di San Severo il 20 giugno 1997 ricevendo l’ordinazione episcopale l’8 settembre dello stesso anno nel Palazzetto dello sport di San Severo: consacrante principale, il nunzio apostolico per l’Italia, l’arcivescovo Francesco Colasuonno, coconsacranti, l’arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, mons. Carmelo Cassati e l’arcivescovo metropolita di Foggia-Bovino, mons. Giuseppe Casale. Alla cerimonia prese parte anche mons. Carata che lo aveva ordinato presbitero vent’anni prima. Durante la stessa celebrazione ha iniziato il ministero episcopale nella sua prima diocesi.

Mons. Seccia scelse come stemma episcopale uno scudo bipartito raffigurante sulla banda sinistra la stella, la casa e il mare. Sulla banda destra, invece, sono incise due ali. La stella indica non solo Maria ma anche la luce dell’evangelizzazione; la casa e il mare stanno a ricordare la sua città natale; le due ali, infine, indicano gli angeli, messaggeri di Dio e potenti custodi delle creature. Come motto episcopale, invece, il nuovo vescovo di San Severo indicò il versetto 1,24 della seconda Lettera ai Corinzi: “Noi non intendiamo fare da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perchè nella fede siete già saldi”: Adiutor gaudii vestri. Essere collaboratore della gioia è un impegno proprio del vescovo che deve trasmettere la fede comunicando la gioia dello Spirito Santo, manifestazione della vita nello Spirito, conseguenza della fede. Per la semplice ragione che la certezza della salvezza non può che causare gioia

“Da subito - ricorda mons. Domenico Niro, vicario generale di San Severo ai tempi del vescovo Seccia - ci rendemmo conto di avere a che fare con un amico più che con un vescovo: indimenticabili il suo sorriso, la sua capacità di accoglienza senza filtri nei confronti di tutti, la sua disponibilità senza confini, che lo faceva protagonista di ogni evento, da quelli  squisitamente  pastorali, a quelli culturali, a quelli sociali  soprattutto laddove c’era necessità di prendere e far prendere a cuore la sorte dei più indifesi e dei poveri, attenzione questa che ha caratterizzato tutto il suo servizio pastorale. Ne è testimonianza l’opera-segno del grande Giubileo del Duemila da lui strenuamente voluta: la nuova sede della Caritas diocesana realizzata nell’ex complesso dei Salesiani in San Severo, ancora oggi una delle più belle realtà socio-pastorali di cui la diocesi può andare fiera”.

In seno alla Conferenza episcopale pugliese è stato segretario - negli anni della presidenza Ruppi - nonché vescovo delegato per l’Insegnamento della religione cattolica e, attualmente, dopo il ritorno in Puglia, ne è il vice presidente.

 

TERAMO-ATRI

Il 24 giugno 2006 è trasferito da Papa Benedetto XVI alla diocesi di Teramo-Atri e, in essa, ha iniziato il suo servizio episcopale l’8 settembre 2006, festa della Natività della Beata Vergine Maria e nono anniversario della sua ordinazione episcopale.

Per il quinquennio 2005-2010, mons. Seccia è stato membro della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università della Cei. Dal 2011 al 2015 è stato membro della Commissione episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese. Attualmente in Cei è di nuovo membro della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università. Anche in seno alla Conferenza episcopale abruzzese-molisana è stato vescovo delegato regionale per l’insegnamento della religione cattolica.

 

LECCE

Il 29 settembre 2017 Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Lecce. Qui ha fatto il suo ingresso solenne il 2 dicembre 2017. Il 29 giugno 2018 in Piazza San Pietro a Roma, il Santo Padre gli ha consegnato il Pallio dei Metropoliti che l’8 settembre successivo gli viene imposto nella cattedrale di Lecce durante la solenne concelebrazione presieduta dal Nunzio Apostolico per l’Italia e San Marino, l’arcivescovo Emil Paul Tscherrig.

Il giorno prima, il 7 settembre 2018 ha inaugurato la sua prima opera da arcivescovo di Lecce. Durante una conferenza stampa nel chiostro dell’antico seminario di Lecce ha presentato e lanciato online il portale dell’informazione diocesana, il quotidiano web con tv e radio, Portalecce.it e ad esso ha assegnato un claim in sintonia con il messaggio prioritario di Papa Francesco: “La Chiesa di Lecce esce per strada”.

Ci fermiamo qui. Perché il resto della storia è scritta proprio nelle pagine di Portalecce, e sono tante. Ma anche nella testimonianza di chi ogni giorno ha la possibilità di incontrarlo e di sentirlo pastore secondo il cuore di Dio e riconoscerlo padre già al primo appuntamento.

 

LE CELEBRAZIONI

Saranno tre i momenti che la Chiesa di Lecce ha stabilito per festeggiare questo importante traguardo dell’arcivescovo: mercoledì 7 settembre alle 20, in duomo, il concerto in onore di mons. Seccia a cura dell’Orchestra Barocca Santa Teresa dei Maschi e dell’Ensemble vocale Florilegium vocis. Dirigerà il maestro Sabino Manzo (QUI IL PROGRAMMA); giovedì 8 settembre, sempre in cattedrale, alle 19, la Solenne Concelebrazione Giubilare. Presiede l’arcivescovo Michele Seccia (la messa verrà trasmessa in diretta fb da Portalecce e in tv da Tele Dehon (ch 19). 

Infine, venerdì 30 settembre alle 17,30 presso il Centro Pastorale Mediterraneo (Via Umbria) la presentazione del volume.

Adiutor Gaudii Vestri. Le Lettere Pastorali di Mons. Michele Seccia (Edizioni Vivere in).

 

 

 

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