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Momenti intensi in un'atmosfera surreale in Piazza Duomo dove intorno al presepe sotto l'Arcu te Pratu si sono radunate centinaia di persone per vivere con l'arcivescovo Michele Seccia la deposizione del Bambinello tra Maria e Giuseppe.

Emozioni e fede condite dalla preghiera cui Seccia ha invitato i presenti: per la città, per la diocesi, senza dimenticare i tanti forestieri che durante tutto l'anno si tuffano nello splendore del barocco leccese.

“Dio - ha detto l'arcivescovo al termine della benedizione finale - ci conceda che l'evento che viviamo in questa notte possa segnare la nostra vita di cristiani, la nostra vita di uomini e di testimoni del bene. Buon Natale a tutti”.

Anche il sindaco Carlo Salvemini ha colto l'occasione per porgere gli auguri di buon Natale alla comunità cittadina auspicando per ogni famiglia serenità e pace.

L'evento è stato animato dai canti natalizi della tradizione eseguiti dal Coro diocesano dei giovani e dalle performance di due delle voci più belle della Notte della Taranta: Enza Pagliara e Dario Muci. Si sono esibiti in “Ni manca pane” il cui testo è tratto da una poesia di don Franco Lupo e in “La strina”, canto della tradizione natalizia salentina i cui versi i cantori intonavano nelle masserie per raccontare in musica i fatti di Betlemme.

 

 

 

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