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“Non siamo qui per adempiere a una tradizione e nemmeno perché alla fine porteremo i ramoscelli benedetti - gesto semplice, altrettanto significativo e pacificante… -. Oggi siamo qui per fare esperienza diretta dell’amore del Signore”.

 

 

 

 

È stato questo uno dei passaggi più intensi dell’omelia dell’arcivescovo Michele Seccia dopo la proclamazione del Vangelo della Passione secondo Luca nella cattedrale di Lecce durante la solenne celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme.

La Settimana Santa si era aperta sul sagrato della chiesa di Santa Chiara con la memoria dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme e con la benedizione delle palme cui era seguita una breve processione verso Piazza Duomo.

“Se a casa abbiamo la Bibbia o almeno il libro dei vangeli - aggiunto Seccia - in questi giorni santi torniamo a contemplare con il cuore e con la preghiera le pagine che abbiamo ascoltato. Scopriremo la grandezza della misericordia di Dio davanti all’uomo peccatore e apriremo la nostra vita alla speranza. Perché è dall’alto di quella croce che è sgorgata abbondante la nostra salvezza. Cos’altro doveva dimostrare Dio a ogni uomo? Non ci basta averlo visto patire e morire?”.

“Iniziamo dunque con fede questa nuova Settimana Santa che la Chiesa ci permette di vivere come cammino di conversione - è l’invito dell’arcivescovo -. E viviamola come cammino di santificazione familiare: la preghiera in casa non sia solo compito degli anziani e degli ammalati ma sia, specialmente in questi giorni e soprattutto durante il triduo pasquale, esperienza di famiglia. Sia testimonianza di fede dei padri, delle madri e anche dei figli sin da bambini. Sia un’esperienza che unisce il focolare domestico nella contemplazione del Signore morto in attesa della Domenica di Pasqua”.

 

 

 

 

 

“E anche il segno della croce - ha concluso Seccia -, spesso fatto distrattamente, non sia più un gesto meccanico e quasi scaramantico, ma sia piuttosto manifestazione convinta della nostra fede, espressione gioiosa della nostra appartenenza a Cristo, prova tangibile del nostro discepolato”.

Prossimo appuntamento con i riti della Settimana Santa in cattedrale, mercoledì 16 aprile con la Messa del Crisma che, a partire dalle 18,30, sarà anche trasmessa in diretta su Portalecce Tv (pagina Fb) e su Telerama (ch 15).

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli.

 

 

 

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