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Un padre che ha da donare dei consigli preziosi ai suoi figli. Sì, questo è l’arcivescovo Michele Seccia che, alle soglie della Settimana Santa, ringraziandoli uno ad uno per lo zelo con cui vivono il loro ministero, ha voluto scrivere ai suoi amati sacerdoti “per rammentarvi alcuni appuntamenti che meglio ci prepareranno a vivere il Triduo Santo del Signore Crocifisso e Risorto per la nostra Salvezza” (LEGGI).

 

 

 

 

Per giungere con spirito rinnovato alle feste pasquali, come in ogni famiglia che si rispetti, anche il presbiterio della Chiesa di Lecce sente il bisogno di accogliere dal suo pastore due inviti propedeutici alla solennità- cardine di tutto l’Anno liturgico.

Il prossimo venerdì 11 aprile, alle 10, i presbiteri e i diaconi guidati dagli arcivescovi Seccia e Panzetta si ritroveranno nella chiesa cattedrale per vivere la liturgia penitenziale per tutti i ministri ordinati.

Un appuntamento, questo, come ha voluto sottolineare lo stesso Seccia in cui “sperimenteremo l’abbondanza spirituale data dalla Misericordia del Signore che ci abilita ad essere uomini e ministri che a loro volta la dispensano a tutti coloro che, in preparazione alla Pasqua, si accosteranno al Sacramento della Penitenza”.

Momento forte sarà, conseguentemente, quello di mercoledì 16 aprile alle 18 con la celebrazione della Messa del Crisma (il ritrovo dei presbiteri e dei diaconi è previsto nella chiesa di Santa Teresa per la celebrazione del vespro, ndr), evento che segna la manifestazione della Chiesa diocesana riunita in tutte le sue espressioni attorno al suo pastore (LEGGI).

In questa solenne concelebrazione due saranno i tratti distintivi: la rinnovazione delle promesse fatte nel giorno della ordinazione sacerdotale e la benedizione degli olii per la celebrazione dei sacramenti.

Da qui, dunque, l’accorato invito del presule perché i laici siano opportunamente sensibilizzati a partecipare così che insieme ad essi “potremo vivere questo momento che esplicita e concretizza l’unità della Chiesa locale raccolta attorno al proprio vescovo”.

Al termine della celebrazione, per vivere ancora più intensamente la fraternità presbiterale, i sacerdoti sederanno a tavola con i due arcivescovi nel salone dell’episcopio festeggiando in tal modo l’annuale memoria del giorno nel quale Cristo Gesù, il Sommo ed Eterno Sacerdote, volle istituire il sacerdozio ministeriale.

 

 

 

 

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