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Nel clima gioioso della Pasqua per la presenza di Gesù Risorto, vittorioso sulla morte e sul peccato, i fedeli della parrocchia Maria Regina in Squinzano sono proiettati verso l’evento al quale si stanno preparando già da tempo: la Visita Pastorale dell’arcivescovo Michele Seccia che inizia domani 12 aprile.

 

 

 

Già la bellissima preghiera, così chiara e ricca di indicazioni sul senso di questa visita, recitata ogni sera prima della conclusione della messa, è servita a prepararsi spiritualmente, oltre che a far pregare la comunità per la sua buona riuscita.

Con queste stesse intenzioni, stasera, a poche ore dall’inizio della Visita Pastorale, i fedeli e i gruppi parrocchiali si raccoglieranno in preghiera davanti a Gesù Eucaristia esposto sull’altare alla fine della messa.

Anche il Cammino quaresimale di quest’anno è stato programmato come preparazione della comunità parrocchiale alla Visita Pastorale.

L’iniziativa “Quaresima tra le case” ha visto cinque gruppi, formati da sette operatori pastorali, recarsi settimanalmente in altrettante abitazioni dislocate nei diversi rioni della parrocchia, per una Lectio sulla Parola della domenica.

Questa, insieme con l’altra iniziativa, la “Via Crucis itinerante”, aveva lo scopo sia di far sentire più vicina la comunità al territorio sia di rendere più partecipi i parrocchiani alla vita della parrocchia.

I ragazzi dei gruppi di Acr e della catechesi, adeguatamente preparati sulla figura e sulla missione del vescovo nella Chiesa diocesana, con la guida dei loro catechisti ed educatori, si sono impegnati ad organizzare l’animazione del loro incontro-festa con il Vescovo.

È stato il parroco don Vanni Bisconti, nell’omelia del giorno di Pasqua ad esprimere in modo semplice e chiaro l’atteggiamento di attesa: “Siamo una comunità innamorata di Gesù e devota di Maria Regina e con questi sentimenti ci prepariamo ad accogliere il nostro pastore”.

Ed infine è stata la liturgia dell’Ottava di Pasqua con le apparizioni del Risorto che ha offerto una ulteriore motivazione, suggerendo le disposizioni migliori per accogliere nell’immediato il pastore: “Sì, vi aspettiamo, padre arcivescovo, per incontrare in voi Gesù Risorto come le donne che di primo mattino si recarono al sepolcro e sentirci confermati nella fede della Risurrezione e mandati a darne l’annuncio ai fratelli con gioia grande”.

“Vi aspettiamo per sentirci chiamare per nome come la Maddalena e ascoltarvi come Maestro durante l’assemblea parrocchiale e in tutte le altre occasioni nelle quali avremo modo di accogliere i vostri insegnamenti. Vi aspettiamo per vivere intensamente le celebrazioni eucaristiche e riconoscere e adorare con sempre maggiore amore Gesù Eucaristia, come accadde ai discepoli a Emmaus che riconobbero Gesù nello spezzare il pane”.

“Ne siamo certi, sarete in mezzo a noi, come Gesù Risorto la sera di Pasqua nel Cenacolo, presenza luminosa e consolante che dona la pace, come abbiamo voluto rappresentare quest’anno nell’altare della reposizione della nostra chiesa.  Presenza che ascolta, indica la via giusta, suggerisce, corregge anche, all’occorrenza. Ma che tutto fa perché in lui palpita sempre un cuore di Padre”.

 

 

 

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