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A conclusione della Visita Pastorale alla comunità di Carmiano e Magliano, l'arcivescovo Michele Seccia, durante la celebrazione conclusiva ha voluto così riassumere questi intensi giorni: "nella vita ci sono tanti eventi speciali, come lo è anche la Visita Pastorale, e il Signore attraverso questi eventi viene a visitarci e a donarci una nuova consapevolezza, viene a scuotere le nostre abitudini, le nostre certezze”.

 

 

“Ci troviamo nell'oggi di Dio - ha aggiunto -; e l'oggi di Dio è il tempo che viviamo, il tempo presente, ma non dobbiamo mai dimenticare tutto ciò che i nostri padri ci hanno lasciato, consegnato e trasmesso. Arricchiti da tutto questo patrimonio che abbiamo alle spalle dobbiamo programmare il nostro futuro, non dobbiamo fare qualcosa di speciale, ma ripartire con maggiore entusiasmo, con dedizione, guardando le esigenze del nostro tempo, le esigenze degli uomini che incontriamo".

Positivo e proficuo è stato l’incontro con le istituzioni cittadine, le istituzioni scolastiche, le associazioni, le imprese, le famiglie, i giovani, le persone comuni: tutti hanno accolto il vescovo e si sono confrontati con lui, non tanto per convenienza, ma su temi riguardanti il bene comune e aspetti esistenziali, civili e sociali.

I giorni di visita pastorale hanno contribuito a far acquisire  la consapevolezza che bisognerà essere una Chiesa  che dovrà trovare nelle relazioni personali e interpersonali dirette, il canale di trasmissione dell’amore, offerto da Gesù; la consapevolezza che vanno cercati nella famiglia, nelle aggregazioni laicali, nei gruppi parrocchiali,  nelle confraternite, gli elementi di fraternità, di comunione, di grazia dove ci si incontra, si annuncia e si testimonia il Vangelo e l’amore di Gesù al nostro paese, ai credenti e ai non credenti, soprattutto a chi è lontano, che sono i più.

Si è toccato con mano che nel popolo carmianese e tra la gente sono vive le tradizioni religiose e la pietà popolare, importante e fondamentale è stato vivere il tempo di grazia della Visita Pastorale, durante la festa della Patrona del paese, Maria SS. Immacolata "Madonna Nostra". Esse sono terreno fertile per veicolare l’annuncio del Vangelo a credenti, diventati smemorati e tiepidi, e a non credenti, che nelle antiche tradizioni religiose e la santità dei santi Patroni, trovano una loro identità.

Si è presa coscienza che l’attenzione prevalente non dovrà essere posta a realizzare una serie innumerevole di iniziative, ma ad avviare processi comunitari di umanità, di fraternità, d’amore, di misericordia, d’amicizia, di comunicazione, di contagio del virus dell’amore di Dio affidato e custodito dalla comunità ecclesiale tutta, senza distinzioni di confini territoriali o ideologici.

Le esperienze vissute e gli incontri fatti ora devono suscitare nella comunità di Carmiano e Magliano un dinamismo nuovo, spingendola ad investire l'entusiasmo provato in questo tempo di grazia della Visita Pastorale in iniziative concrete. Gesù stesso ammonisce: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio» (Lc 9,62).

Il cammino di comunione continua, arricchiti e aiutati dall’esperienza vissuta con l'arcivescovo Seccia e dagli insegnamenti che si sono raccolti vicendevolmente; la missione chiama ancora la  comunità ecclesiale di Carmiano e Magliano all’operosità, per dare volto ad una Chiesa che sia davvero chiesa missionaria che annuncia il Signore, magari per strade inusitate e con il coraggio che l’annuncio oggi ci chiede. 

 

 

 

 

 

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