“Ascoltare i giovani ci permette di ascoltare Dio”. In queste parole di mons. Leonardo D’Ascenzo, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie e vescovo delegato per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale pugliese - si ritrova il significato di questa giornata in cui i vescovi delle diocesi pugliesi si sono seduti attorno ai tavoli di confronto con i giovani rappresentanti delle diocesi. “Siamo certi come vescovi - ha proseguito mons. D’Ascenzo - che ascoltare i giovani ci permetta di comprendere meglio il nostro tempo, la nostra storia, i segni dei tempi per camminare insieme e rispondere alle reali necessità della Chiesa e del mondo di oggi”.
Gli oltre centotrenta giovani presenti e i vescovi pugliesi hanno posto al centro della riflessione condivisa attorno ai tavoli del confronto due domande che hanno permesso a tutti i presenti di raccontare la propria esperienza personale per quanto riguarda la vita ecclesiale; ai giovani, inoltre, è stato chiesto “Quali sono, secondo te, gli atteggiamenti o le esperienze che oggi promuovono la tua partecipazione nella Chiesa e quali, al contrario, la limitano?”.
Ad ogni tavolo di confronto erano presenti un vescovo, sei giovani delegati dalle diocesi ed un facilitatore esterno ai lavori. 

“I momenti di confronto ai tavoli - ha sintetizzato don Davide Abascià, direttore del Servizio regionale per la Pastorale giovanile - sono stati vissuti in un clima positivo e propositivo, vero, disteso, familiare e onesto. Anche la presenza di giovani che non frequentano le nostre comunità ha favorito la diversità delle esperienze, la narrazione di punti di vista diversi ed esperienze in cui si sono sentiti lasciati soli e non ascoltati”.
I ragazzi hanno sperimentato la bellezza di stare allo stesso tavolo con i vescovi in maniera immediata e cordiale; molti ragazzi, terminati i lavori, si sono scambiati i contatti tra di loro ed anche con il vescovo, segno del desiderio di continuare in altre sedi questa esperienza di dialogo schietto e fraterno. Il titolo dell’evento “Ci stiamo!” è stato incarnato da questa esperienza di ascolto reciproco tra giovani e vescovi e segna il primo passo di un rinnovato stile ecclesiale per le Chiese di Puglia.