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La preghiera comune di tutti i cristiani è il cardine del cammino ecumenico verso l'unità.

La Chiesa cattolica, con le Chiese ortodosse e le Chiese protestanti, nonostante le divisioni, si uniscono nella preghiera comune attorno alla Parola di Dio con la consapevolezza, sempre crescente, di quanto sia limitato ciò che divide rispetto al molto che unisce tutti.

La consuetudine per la celebrazione dell'Unità dei cristiani va da oggi al 25 gennaio, ma la costruzione dell'unità  deve impegnare le energie comunitarie e individuali tutto l'anno, nelle prassi del quotidiano e partendo dall'accorata orazione.

Quest'anno le riflessioni per gli otto giorni scaturiscono  dal testo degli Atti degli Apostoli.

Il materiale della settimana è stato preparato dalle Chiese cristiane di Malta e Gozo. Proprio in questi giorni, a Malta, i cristiani celebreranno la Festa del Naufragio dell'apostolo Paolo rendendo grazie per la fede cristiana giunta così fra quelle isole che accolsero i naufraghi con l'apostolo, condotto prigioniero a Roma. La Provvidenza rese i naufraghi capaci di lasciare andare fra i flutti molte cose a cui erano attaccati, per salvarsi insieme e l'essere accolti dall'ospitalità degli isolani rivelò l'unità del vivere umano e soprattutto che a Dio sta a cuore la salvezza di tutti.

Le iniziative diocesane si aprono oggi a Squinzano, alle 19,30, per concludersi il 29 gennaio, alle18,30, presso la chiesa di San Pasquale, in viale don Minzoni a Lecce, con la preghiera ecumenica partecipata dall'arcivescovo di Lecce, dai presbiteri delle Chiese ortodosse e dai Pastori delle Chiese protestanti presenti a Lecce.

La chiesa che accoglie questa preghiera è di proprietà della Asl di Lecce ed è stata recentemente concessa alla diocesi che la ha affidata, per il culto, ai fratelli ortodossi dalla Romania.

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