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Riceviamo e volentieri pubblichiamo la testimonianza di quattro giovani leccesi che hanno appena concluso l’esperienza del Servizio civile presso la Caritas diocesana di Lecce.

 

 

 

“Vi è più gioia nel dare che nel ricevere”. È proprio vero e la nostra esperienza ne è testimone. Siamo: Alessandro, Desireè e Lucia e stiamo per concludere il nostro anno di Servizio civile universale in Caritas diocesana, con l’aggiunta di Giacomo che, dopo alcuni mesi, ha deciso di intraprendere un percorso di formazione di vocazione sacerdotale.

Questa esperienza consiste nel dedicare alcuni mesi della propria vita (un anno generalmente), nel servizio di difesa della Patria, non armata e non violenta, tramite la Pace tra i popoli, promuovendo i valori fondativi della Repubblica, attraverso azioni per le comunità ed il territorio. Il progetto al quale abbiamo aderito si intitola “Spendiamoci bene - Caritas Lecce”, svoltosi all’ interno dell’Emporio solidale e degli uffici Caritas. L’Emporio che si trova in Via Adua n.2/a, nella zona di Porta Napoli, è una realtà presente nel territorio ed è un luogo di distribuzione coordinata e gratuita, di prodotti di prima necessità, al quale possono accedere tutte le famiglie bisognose residenti nel centro storico di Lecce. Oltre alla distribuzione di prodotti di prima necessità, vi è la convezione con alcune principali aziende della GDO (Grande Distribuzione Organizzata), utilizzando la legge Gadda contro lo spreco alimentare, grazie alla quale i supermercati donano prodotti prossimi alla scadenza, ancora in ottime condizioni, per combattere lo spreco alimentare. Alcune delle nostre mansioni sono state: distribuzioni pacco viveri, allestimento scaffali, carico/scarico merci, oltre a vari servizi di segreteria, registrazione utenti, archiviazione ed inserimento dati e tanto altro ancora. Il Servizio Civile rappresenta un’opportunità di formazione, di crescita e aiuta i giovani a maturare umanamente, culturalmente e professionalmente, poiché è un’esperienza spendibile anche dal punto di vista lavorativo. Inoltre, è un’opportunità che consente di dare qualcosa di sè per il proprio Paese e per gli altri… e quale migliore occasione, se non questa, nello spendersi per promuovere la testimonianza della carità per i bisognosi che, al giorno d’oggi, sono sempre più frequenti? Proprio per questo noi ragazzi consigliamo vivamente di fare questa esperienza, perché ha arricchito il nostro bagaglio e ci ha fatto crescere su molti punti di vista. Il saper di aver aiutato, anche in minima parte, chi è in difficoltà e il sentirsi dire grazie è un sentimento che ti rende orgoglioso. Crediamo che ognuno dei giovani e non, dovrebbe e potrebbe fare la sua parte spendendosi per gli altri, perché è un’esperienza unica. Non vi sono mancati bellissimi momenti relazionali che si sono venuti a creare durante la formazione con i vari responsabili del progetto, con gli altri volontari in Servizio Civile delle altre Caritas regionali e con i volontari dell’emporio e di tutti i servizi Caritas presenti. Inoltre, uno dei momenti più belli è stato l’incontro nazionale dei giovani in Servizio civile, organizzato come ogni anno dal Tesc (Tavolo ecclesiale del servizio civile), quest’anno tenutosi a Napoli in occasione della festività di San Massimiliano di Tebessa, santo protettore del Servizio civile e primo obiettore di coscienza, al quale hanno partecipato tutti i giovani in servizio di tutta Italia e durante il quale non sono mancati bei momenti di confronto e di relazioni.

In un mondo in cui i conflitti sono all’ordine del giorno, il Servizio civile universale ci ricorda che all’odio, alle armi ed ai conflitti, c’è un’altra risposta fatta di Pace, solidarietà, fraternità, carità ed attenzione verso il prossimo

 

Alessandro Del Giudice, Desireè De Rosa, Lucia Elia

 

Forum Famiglie Puglia