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È passata anche da Piazza Duomo la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, accompagnata dal ministro Raffaele Fitto. E dopo una breve sosta per ammirare l’arte della cartapesta del maestro Epicochi è stata accolta sul sagrato della cattedrale dall’arcivescovo Michele Seccia.

 

 

 

Entrati in duomo, l’arcivescovo si è improvvisato “cicerone” e ha illustrato le peculiarità del barocco leccese soffermandosi in particolare sull’altare della Natività dove è presente l’opera cinquecentesca del presepe in pietra leccese dell’artista locale Gabriele Riccardi e sull’altare votivo dedicato a Sant’Oronzo situato nel transetto.

È lì che l’arcivescovo gli ha fatto dono di una riproduzione in ceramica a smalto dell'Instrumentum pacis realizzata da Oronzo Urso il cui originale argenteo è custodito dalla Chiesa di Lecce. Esso raffigura la scena dell'adorazione dei Magi. L'antico bassorilievo in argento era in uso nelle funzioni sacre per portare il dono e il bacio della pace.

Dopo la visita nella chiesa madre della diocesi la salita in ascensore sul campanile dello Zimbalo, un “blitz” nel presepe in costruzione in Piazza Duomo e nel chiostro dell’antico seminario. Da lì, la presidente Metsola - che in mattinata era stata anche in visita a Santa Croce - è ripartita alla volta di Catanzaro, penultima tappa del suo tour elettorale nel Meridione d’Italia.

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli.

 

 

 

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