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Dal 30 novembre al 4 dicembre scorso, tutti gli animatori di comunità delle diocesi italiane - tra i quali anche Paolo Longo e Alessandra Greco, in servizio presso la Chiesa di Lecce - si sono incontrati ad Assisi per prendere parte al 42° corso di formazione nazionale del Progetto Policoro.

 

 

 

Sono stati giorni carichi di meditazioni e testimonianze, utili a riempire di contenuti la programmazione delle attività e delle iniziative che si svolgeranno il prossimo anno. È stata consegnata la parola chiave dell’anno: ‘Abitare’, sarà questo il verbo che tutti gli animatori di comunità dovranno ‘coniugare’ nei propri territori. I membri dell’equipe nazionale di accompagnamento e formazione, insieme ad altri esperti del settore esterni, hanno fornito interessanti spunti di riflessione ai partecipanti.

D’altronde ad Assisi è stato facile respirare sin da subito l’aria di casa, di accoglienza e di fiducia. Quella fiducia incondizionata che abita il grembo materno, la prima casa rappresentata simbolicamente dalla lettera ‘beth’ dell’alfabeto ebraico, uno spazio fertile e aperto che indica dualità, pluralità. È proprio un nido ciò che si chiede di consegnare ai nostri giovani, mettendosi al loro servizio e generando con loro e per loro nodi e snodi.

Testimone dell’anno è Maria Eletta Martini, una donna che si è distinta per il suo impegno sociale e politico; un esempio quanto a capacità di ascolto e immedesimazione con la gente del suo tempo, turbata proprio dalla mancanza di sicurezze, credenze e soprattutto luoghi. Da qui l’invito ai giovani ad essere degli autentici placemaker, inventori di luoghi da abitare, sempre pronti ad innescare processi di cambiamento utili anche a ‘riparare’ la casa comune.

La formazione nazionale ha visto anche l’ingresso di Confartigianato tra le filiere del Progetto Policoro ed è stata occasione per affidare il mandato ai nuovi Animatori di comunità, per mano di mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.

 

 

 

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