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Ieri il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel Governo italiano Luigi Di Maio ha visitato la Moldavia e, nel suo giro di colloqui, ha incontrato anche don Cesare Lodeserto all'interno di una struttura di accoglienza dei rifugiati provenienti dall'Ucraina.

 

 

 

Il titolare della Farnesina è arrivato in Moldova dopo essere stato in Romania accompagnando le prime otto tonnellate di aiuti dall’Italia. Si tratta di kit medici, brandine, generatori destinati ai centri che si occupano dell'accoglienza dei cittadini ucraini sul territorio moldavo. Ha inoltre firmato con il collega moldavo una dichiarazione congiunta grazie alla quale il Governo italiano darà supporto per fronteggiare questa incredibile crisi umanitaria.

“Grazie al Fondo migrazioni del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - ha detto Di Maio -abbiamo sviluppato un progetto da 10 milioni di euro a favore della Moldavia in collaborazione con l'Unhcr, incentrato sui bisogni dei minori e delle donne e sulla protezione dei rifugiati più vulnerabili. Massimo impegno per fermare la guerra di Putin e ritrovare pace e stabilità”.

Nel corso del colloquio con don Cesare, il Ministro ha prima di tutto ringraziato per quanto ancora una volta la Chiesa cattolica sta realizzando a favore dei profughi, con grande attenzione e rispetto. Il Ministro ha chiesto inoltre al sacerdote salentino di continuare in quest'opera meritoria, simbolo di una Italia che anche all'estero si prodiga per gli altri con le sue missioni cattoliche.

Don Cesare Lodeserto ha ringraziato il Ministro per la visita e il breve incontro, richiamando l'importanza della Moldavia come terra di incontro tra culture e di pace, anche se solo in questa fase bellica è stata riscoperta da tutti. Il missionario ha ricordato quanto sia importante l'impegno della cooperazione italiana, attualmente concentrata solo sul Mediterraneo, ma che andrebbe anche concentrata verso l'est Europa, dove i fatti dimostrano essere un'area in continua evoluzione.

Dopo il colloquio il Ministro ha incontrato alcuni profughi, donando loro dei pacchi di viveri di provenienza italiana, appositamente preparati dall'Ambasciata di Italia in Moldavia.

 

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