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C’è aria di festa da oggi a Lecce e in tutta la comunità diocesana per la solennità dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato.

 

 

 

Impreziosisce tale ricorrenza, quest’anno, il bimillenario della nascita di Sant’Oronzo, ragion per cui l’arcivescovo Michele Seccia ha desiderato indire il Giubileo Oronziano per pregare, meditare e riflettere sulla figura del primo vescovo leccese.

Dopo i giorni della Undena si entra questa sera nel clou delle celebrazioni, quando Seccia alle 19 presiederà nella splendida cornice di Piazza Duomo e dinanzi ai simulacri dei santi traslati all’esterno per l’occasione (non essendo stato possibile - per il secondo anno consecutivo - svolgere la processione), i solenni vespri trasmessi in diretta (regia di Gabriele Coppola, aiuto regia don Emanuele Tramacere, assistente alla regia Paolo Longo. Commento di don Vito Caputo) su Portalecce (pagina Facebook), Telerama (ch 12) e Telesalento (ch 73). Durante solenne liturgia il presule consegnerà la lampada votiva alle città oronziane rappresentate dai sindaci e dai parroci delle comunità e, come da tradizione, pronuncerà il tradizionale Messaggio alla città.

Una novità caratterizza l’anno giubilare: al termine della celebrazione si terrà l’Atto di affidamento della città ai santi patroni, la consegna alla statua argentea di Sant’Oronzo delle chiavi della città da parte del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini e l’imposizione della croce pettorale da parte dell’arcivescovo.

La piazza potrà accogliere - per motivi di sicurezza sanitaria - max 500 persone che verranno accolte all’ingresso ricevendo un ticket numerato con il quale potranno occupare un posto a sedere. Durante la celebrazione saranno sospese le visite turistiche alla cattedrale e al museo diocesano.

Sostenuti dalla testimonianza dei santi martiri leccesi e dalla loro intercessione, i fedeli devoti possano camminare con passo deciso sulla via della santità riscoprendosi autentici annunciatori del Vangelo.

 

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