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Anche quest'anno le celebrazioni per i santi patroni di Lecce, Oronzo, Giusto e Fortunato, risentiranno del protrarsi dello stato di emergenza legato alla pandemia di Covid-19 e alle restrizioni governative per contenerla.

 

 

 

I numeri dei contagi degli ultimi giorni impongono prudenza e cautela, ragion per cui comune e curia hanno condiviso la posizione di dover limitare il più possibile le situazioni di potenziale rischio nelle celebrazioni religiose e civili, rinunciando, quindi, alle occasioni di festoso assembramento come la processione, la fiera, il luna park.

Se n’è parlato stamattina in una conferenza stampa nell’Open space di Palazzo Carafa. Ma nonostante la pandemia, essendo un periodo di ripresa e di ripartenza, a differenza dell'estate scorsa, fra le celebrazioni civili (SOTTO IL PROGRAMMA), organizzate dall'assessorato allo spettacolo del comune in collaborazione con l'Associazione Pugliarmonica, ci saranno le luminarie installate lungo il percorso che collega a Piazza Duomo da Piazza Sant'Oronzo, Porta Rudiae e Porta Napoli (poi all'ingresso di Palazzo Carafa dove c'è la statua del Santo Patrono e vicino al Santuario di Sant'Oronzo fuori le mura), torneranno i fuochi pirotecnici finali e la cassarmonica in centro per i matinée bandistici a cura della banda Città di Lecce “Nino Farì”, diretta da Giovanni Pellegrini. Molto apprezzato un anno fa, sarà confermato anche il tour itinerante nei quartieri della città della stessa banda durante i quattro giorni di celebrazioni con partenza dall'Ospedale “Vito Fazzi”.

La novità, invece, legata specificatamente alle celebrazioni religiose riguarda l'avvio dell'Anno Giubilare Oronziano (LEGGI), in occasione dei 2000 anni dalla nascita del primo vescovo e martire della città, attestata, secondo le fonti più accreditate, nel 22 d. C.

«La ricorrenza dei santi patroni - ha dichiarato nel corso della conferenza stampa l'arcivescovo Michele Seccia - rappresenta un'occasione di tradizione e di coesione per la città. Mi auguro che, nonostante le limitazioni che le disposizioni pubbliche di precauzione ci impongono, anche la festa, come le cerimonie liturgiche (LEGGI), si svolga nel modo migliore per trasmettere il messaggio legato ai santi patroni: unità, solidarietà e vicinanza. Sentirsi una comunità che, mentre fa festa, non dimentica chi è nel disagio».

«È facile immaginare il motivo - ha aggiunto l'assessore allo spettacolo Paolo Foresio - per cui non si può organizzare il luna park e la fiera a Lecce. Mentre in alcuni piccoli centri anche della nostra provincia, si ospitano una decina di attrazioni di spettacolo viaggiante, da noi nel 2019 ne erano presenti circa 75. Lo stesso vale per le bancarelle della fiera, dove sempre nel 2019 erano presenti circa 300 operatori. È impossibile, quindi, con questi numeri rispettare le norme vigenti per la delimitazione dell'area, l'accesso contingentato e il controllo del green pass».    

«La ricorrenza dei Santi Patroni - ha concluso il sindaco Carlo Salvemini - è il frutto di un lavoro di squadra che ha visto impegnate tante persone negli ultimi mesi in condizioni di alterazione dell'ordinarietà con il supporto, per la parte civile, dell'associazione Pugliarmonica. A loro va il mio ringraziamento. Siamo pronti a fare il massimo sforzo per garantire che la festa si svolga nel migliore dei modi possibili per i leccesi che tanto la attendono e i turisti. Naturalmente il nostro pensiero è rivolto agli operatori economici che lavorano durante le feste e che subiranno il peso di queste scelte non semplici. Siamo consapevoli di quanto sia complicato per loro questo momento, ma chi ha compiti di rappresentanza collettiva, deve tener conto dei principi di libertà e di responsabilità e prendere decisioni che spesso non incontrano il pieno e convinto favore di tutti». 

 

Si ringrazia Andrea Stella per le foto

 

 

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