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In occasione della prossima Giornata della vita consacrata che si terrà in cattedrale a Lecce il 2 febbraio e vedrà la partecipazione di religiosi e religiose della diocesi che, nel medesimo giorno, vivranno il loro Giubileo oronziano, l’arcivescovo Michele Seccia ha indirizzato una lettera, con cui ha evidenziato alcuni aspetti relativi alla vita consacrata, intesa come peculiare cammino di santificazione.

 

 

 

In particolare, il vescovo nel suo messaggio (LEGGI IL TESTO INTEGRALE) ha sottolineato l’importanza del fare costantemente memoria del carisma originario della propria famiglia religiosa, evidenziando come la molteplicità dei carismi costituisca una ricchezza non solo per la vita consacrata, ma anche per l’intera comunità ecclesiale. Mons. Seccia ha sottolineato inoltre il primato della vita spirituale. Infatti, la vocazione religiosa esprime il desiderio di seguire più da vicino il Signore, con cuore indiviso, lasciando ogni cosa per Lui.

Il vescovo ha concluso la sua lettera ricordando il precipuo apporto che i religiosi e le religiose possono offrire per la riflessione sinodale, aperta da Papa Francesco e sottolineando l’importanza che, nelle diverse attività apostoliche rette dai consacrati, riveste l’ascolto delle sofferenze e delle speranze del popolo di Dio.

Infine, mons. Seccia ha presentato la figura di Sant’Oronzo, vescovo e martire, quale modello di adesione a Cristo e testimone di una vita coerente al servizio del Vangelo.

 

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