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"Salvatore Colonna: ritratto di un pedagogista leccese" è il titolo della tesi con cui lo scorso 2 aprile, Valentina Alemanno, 25 anni di Monteroni, ha conseguito la laurea magistrale in Lettere classiche presso l'Università del Salento con 110 e lode.

 

Il lavoro di Valentina, molto apprezzato dalla relatrice, la docente Anna Maria Colaci, è nato dalla volontà di tracciare, a sedici anni dalla morte, un "ritratto" di Salvatore Colonna (1921-2003), sacerdote di Monteroni e insigne studioso di pedagogia del secolo scorso.

Professore presso diversi istituti d'istruzione superiore e, in seguito, presso l'Università degli Studi di Lecce (l'attuale Università del Salento), egli si fa conoscere nel mondo accademico per la preparazione e per le numerose opere che lo consacrano come il teorico per eccellenza della "società educante".

Il primo capitolo si apre con un'analisi storico-pedagogica dell'Italia novecentesca che si traduce, nello specifico, in una disamina delle riforme scolastiche che interessano gli anni di vita di Colonna, ossia dalla riforma Gentile (1923) ai primi provvedimenti del ministro Moratti (2003).

L'attenzione, poi, si sposta su Monteroni di Lecce, la città d'origine, che ha intitolato l'Istituto Comprensivo Statale 1° Polo al pedagogista il 2 maggio 2017. In particolare, cenni di storia e di cultura locale introducono una digressione sulla nascita della scuola media e sulla presenza delle altre istituzioni educative nel centro salentino.

Nel secondo capitolo è illustrata la biografia di Colonna anche attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto ed ha potuto apprezzarne le indiscutibili doti intellettuali; a tal proposito, si è rivelato indispensabile l'aiuto della sorella del sacerdote, Maria Grazia Colonna, la quale ha permesso alla neo dottoressa in fase di ricerca per la sua tesi non solo di consultare i testi nello studio del fratello, ma anche di fornirle preziose informazioni sulla figura di don Salvatore.

È nella seconda parte di questo capitolo che trova posto un'attenta indagine sui filosofi da lui studiati e divenuti oggetto di pubblicazione, ovvero Manjón, Socrate, Marcel, Boutroux e, primo fra tutti, Antonio Rosmini, che eserciterà tanta influenza sulla sua concezione della persona; non manca, inoltre, l'approfondimento di tematiche attuali, come la funzione educativa della figura paterna, l'educazione del sordo, la complessità dell'esperienza religiosa e l'utilità di un discorso pedagogico.

La riflessione sulla teoria della "società educante" e sull'importanza del diritto allo studio occupa il terzo capitolo, incentrato su temi che impegnano Colonna dagli anni '70 sino alla morte e che animano il dibattito sulla necessità di mettere l'uomo al centro di ogni riforma.

Il quarto capitolo, infine, restituisce un'immagine inedita dello studioso monteronese attraverso i suoi articoli pubblicati su "Vita Cristiana", la rivista parrocchiale del paese. Pubblicata per una trentina d’anni dall’arciprete-giornalista mons. Adolfo Putignano.

I contributi di Salvatore Colonna spaziano dalla politica cittadina alle tradizioni religiose, dalla storia a tematiche scottanti dell'attualità, quali il ruolo della famiglia e delle altre agenzie educative, l'influenza dei mezzi di comunicazione di massa, il disagio giovanile, il vero significato dell'amicizia e dell'amore, il diritto alla vita, la minaccia dell'aborto e delle tecniche di manipolazione genetica, il valore delle persone diversamente abili.

Portalecce nelle prossime settimane pubblicherà a puntate ampi stralci della tesi di Valentina Alemanno allo scopo di far conoscere ai più giovani una personalità che ha dato molto alla cultura salentina e alla Chiesa di Lecce,

 

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