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Una piccola firma, difficile da individuare, si mescola alle tessere del mosaico e si rivela solo ad uno sguardo attento. Il Mosaico della lupa è così celebre per i Leccesi quanto poco conosciuto è invece il suo autore.

 

 

 

Giuseppe Nicolardi, originario di Tricase, era un ragazzo di 27 anni quando posò il primo tassello. Lavorava con il padre e col fratello, e dall’incessante picchiettio degli scalpellini, che davano forma alla pietra, ogni tassello sprigionava il profumo del mare, perché era quello il posto da cui proveniva: gli scogli di Santa Cesarea Terme e di Leuca donarono i piccoli blocchi di pietra gialla, verde, bianca e nera, che ora formano il celebre mosaico.

Quattro mesi di meticoloso lavoro plasmarono gli antichi simboli della città, la lupa ed il leccio, e il mosaico fu inaugurato alla vigilia della festa dei santi patroni: correva l’agosto del 1953.

Dopo quel giorno, Giuseppe, come tanti giovani meridionali dovette partire all’estero per lavoro. Quando dopo dodici anni tornò a Lecce qualcosa era mutato.  Il Mosaico della lupa non godeva più dell’attenzione che meritava. Forse è vero che la gente si abitua facilmente alla bellezza. Giuseppe poi, modesto e riservato com’era, non rivendicò la paternità dell’opera ed il suo nome cadde nel dimenticatoio per i più.

Come se non bastasse gli agenti atmosferici, combinati ad una buona dose di vandalismo e noncuranza della gente, causarono molti problemi al mosaico.

Nel 2016 il mosaico si presentava ancora gravemente danneggiato, con tessere mancanti o usurate e sporcizia: una condizione davvero impietosa per un simbolo così identitario per la città.

Questo è ciò che avvenne fino al 2017 quando, il comune di Lecce, avviò gli auspicati lavori di restauro. Vi fu una grande festa il giorno in cui l’opera fu riconsegnata alla città e, il nostro Giuseppe, a 91 anni, visibilmente commosso, poté godersi il giusto riconoscimento per il suo operato.

La sua opera d’arte incastonata nel cuore della piazza continuerà a splendere ancora per molto tempo, suscitando l’ammirazione dei visitatori e l’orgoglio dei cittadini.

Giuseppe spirerà a 94 anni il 2 gennaio del 2021. Tra le sue opere degne di menzione vi sono alcuni mosaici presenti nel Teatro Politeama Greco e nell’ex Teatro Ariston.

 

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