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Sono trascorsi quasi tre mesi dal giorno in cui Titti Martina ha lasciato questo mondo. Ma il ricordo resta vivo più che mai non solo nel cuore dei suoi familiari più intimi ma anche in chi ha avuto il privilegio di conoscerla per la sua umanità, l’infinita  generosità e il suo altruismo disinteressato.

 

Il 27 febbraio scorso Titti se n’è andata - al termine di una vita breve ma significativa - a causa di una terribile malattia che non le ha risparmiato alcuna sofferenza. Donna dinamica e tenace che, pur “in compagnia” di un male incurabile, con coraggio e abnegazione ha donato fino all’ultimo respiro tutta se stessa per raggiungere gli obiettivi di ‘for Life”, l’associazione onlus di cui qui a Lecce era l’anima. Titti ha trascorso gli ultimi giorni della sua esistenza nell’Hospice di San Cesario, a due passi da Lecce, quando ormai non c’era più nulla da fare se non almeno provare ad alleviarle i dolori lancinanti che il cancro le provocava senza un attimo di pausa.

Nell’Hospice di San Cesario di Lecce, una preziosa ed efficiente struttura attiva nel Salento da più di dieci anni, modello di buona sanità e di eccellente servizio a favore dei malati terminali e delle loro famiglie, Titti è stata delicatamente accompagnata fino al triste passaggio con il garbo e la competenza non sempre evidenti, specie nei presìdi sanitari pubblici.

Il fine vita resta ancora oggi una questione aperta e di non facile soluzione: le terapie del dolore, unite a sostanziose e insostituibili dosi di umanità, restano tuttora le risposte più efficaci. L’esperienza di Titti, come quella di altri pazienti incurabili, diventa testimonianza concreta domani su Tv2000 grazie al racconto del marito Sauro Bezzi, che di Titti continua a portare avanti l’opera e la missione dentro “for Life” (è in dirittura d’arrivo l’apertura a Lecce in via Adriatica un’infermeria solidale: l’ultimo sogno della moglie prima di chiudere gli occhi) oltre che il compito delicato di padre dei due loro ragazzi diciottenni, Gianmarco e Piersilvio.

All’interno del magazine quotidiano “Siamo noi” - un programma con la vocazione per il sociale e vetrina di “un’altra Italia”, quella che costruisce il bene comune - condotto da Gabriella Facondo e Massimiliano Niccoli, in onda ogni giorno sul canale 28 dalle 15,15 alle 16, Sauro, in collegamento dalla sua casa leccese, risponderà alle domande di Andrea Postiglione, inviato della trasmissione, ricordando sua moglie, specie a chi non ha avuto il dono di incontrarla sulla propria strada, ma soprattutto per esprimere gratitudine a tutto il personale dell’Hospice di San Cesario, l’ultima dimora terrena nella quale con i figli ha salutato definitivamente Titti nel letto di morte.

In studio domani si parlerà di curie palliative anche con mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita; Giuseppe Guerrera, segretario della Fondazione nazionale “Gigi Ghirotti”; Mario Santarelli, direttore Uoc radioterapia oncologica dell’ospedale “San Camillo de Lellis” di Rieti.

Un’occasione propizia per la memoria di una persona bella che ha lasciato segni indelebili, ma anche per parlare di quel Salento e di quella sanità che funzionano e regalano sollievo e conforto agli ammalati in fin di vita e alle loro famiglie.

 

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