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Un mese fa, esattamente il 27 febbraio, Titti Martina trasferiva la sua residenza in paradiso. La chiesa parrocchiale e la piazza di San Giovanni M. Vianney in Lecce gremita all’inverosimile le consegnò l’ultimo biglietto di addio con la consolazione e la speranza delle parole commosse del vescovo Fernando Filograna.

Oggi, ad un mese di distanza, il dolore non è passato ma nemmeno il desiderio di continuare a ricordarla e di pregare per lei. Una messa in suffragio sarà celebrata tra poche ore (alle 17,15) nella parrocchia di Santa Rosa da don Damiano Madaro, sacerdote vicino a forLife e che anche dall’associazione ha ricevuto spesso sostegno per la mensa dei poveri che la comunità parrocchiale ogni giorno apparecchia per decine di bisognosi.

“Titti  - scriveva su questo giornale l’amico fraterno Maurizio Congedo - ha concluso la sua vita terrena spegnendosi lentamente, con grande dignità, lasciando nello sgomento tutti coloro che le hanno voluto bene. Ora riposa in pace in quell’angolo di cielo dove avrà trovato molti di quegli ‘ultimi’ per i quali tanto si è adoperata nel corso della sua vita terrena”.

Oggi la preghiera tornerà a farsi ricordo. “La ricordiamo in Nigeria, in Kenya, a Lecce sempre vicino a chi soffriva e a chi aveva bisogno – scriveva Alessandro Carriero, fondatore e presidente di forLife, alla notizia della morte – L’ultimo suo desiderio… organizzare una infermeria solidale a Lecce. Magari l’infermeria la attiveremo e in sala di attesa il suo sorriso sarà da guida a tutti noi”.

E per questo scopo l’associazione a Lecce continua a lavorare e a raccogliere fondi. Presto il sogno di Titti prenderà forma e il suo sorriso lenirà continuerà ad accarezzare le ferite dei poveri che hanno bisogno di cure.

Scriveva da una missione in Kenia nel 2012: “Caro Ale, anche oggi splendida giornata al mare con i nostri bambini… vedrai le foto sono straordinarie. Per non perdere le ciabatte nuove hanno scavato i pozzi in spiaggia e le hanno nascoste, naturalmente abbiamo avuto da fare per recuperarle. Se non hai nulla in contrario due nostri amici regalano la televisione e domani mattina vanno a Mombasa con Liston per prenderela. Un abbraccio. Titti”

E, ancora, così nel 2013 raccontava agli amici di forLife felice i risultati raggiunti in Nigeria dai progetti avviati per una scuola e per l’arrivo dell’acqua nell’ospedale di Umucho: “La scuola di Onneh funziona bene, i bambini godono di buona salute a parte qualche malanno di passaggio. Le classi sono tre (la scuola fu inaugurata il 16 ottobre 2010), contano 68 bambini ed è stata chiamata una nuova insegnante. I piccoli alunni sono ben seguiti e le famiglie li accompagnano volentieri tutte le mattine fino all’ora del pranzo.  Dal pozzo sgorga acqua buona e abbondante che contribuisce a far stare meglio i bambini e le loro famiglie. La Chiesa attigua alla scuola è stata completata con pavimenti lucidi e vetrate colorate; accogliente e bella, riesce ad ospitare le manifestazioni più importanti del popoloso villaggio e di quelli vicini.  Siamo in contatto con il Vescovo per capire se è possibile (se il collegamento permette) stabilire un contatto via e-mail con il parroco del villaggio per avere notizie aggiornate sui bambini che affettuosamente seguiamo ormai da tre anni.  Vi informiamo anche che l’altro progetto in corso, sempre in terra nigeriana, riguardante l’Ospedale di Umucho, va avanti con successo. La falda d’acqua trovata lo scorso anno a grande profondità ha reso possibile la realizzazione dell’impianto di distribuzione dell’acqua in tutto l’ospedale (ultimo bonifico a fronte progetto € 8.500,00). Finalmente l’Ospedale di Umucho potrà avere i servizi igienici e la biancheria sarà lavata con acqua corrente. Poi sarebbe bello illuminarlo …ma quella è un’ altra sfida… Un vivo ringraziamento a voi tutti  perché è grazie al vostro aiuto che  forLIFE riesce a portare una ‘goccia di bene’ a chi ha bisogno. Titti”,     

Fino alla felicità nel 2014 in una lettera al prof. Carriero per aver raggiunto un altro successo, la corrente elettrica nello stesso ospedale. “Ciao Ale, ieri sera il nostro Vescovo Paulinus è ripartito per la sua Nigeria -Diocesi di Akwa, dove lo aspettano 600 sacerdoti. Sabato sera abbiamo organizzato una riunione a Lecce, presso la Parrocchia di S.Giovanni Vianney, con mons. Fernando Filograna e mons. Paulinus. C’erano più di 150 persone che con slancio e semplicità hanno accolto i due Vescovi. Mons.Paulinus ci ha raccontato dell’Ospedale, della scuola e ha coinvolto tutti i presenti che sono poi i sostenitori leccesi di forLife. Una bella testimonianza! Quando ci siamo salutati (ha portato via il giornale che parlava di te, del convegno di radiologia e forLIFE per conservarlo gelosamente) mi ha pregato di inviarti nuovamente i saluti e di ringraziarti perché anche questo ulteriore aiuto ricevuto da forLIFE dà senso alla sua missione e gli dà forza nuova per affrontare le tante necessità e difficoltà quotidiane. Avrebbe voluto chiederti aiuto per formare in Italia un paio di medici ma non lo ha fatto perchè gli sembrava di approfittare… Beato lui! sempre al suo posto anche se avrebbe potuto chiedere… tutto sommato non sarebbe risultato stonato…. Grazie anche da parte mia perché con la realizzazione di questo ambizioso progetto ho visto proprio un sogno diventare realtà. Quando visitai quell’ Ospedale tornai a casa con il cuore davvero stretto; non c’era quasi differenza tra le sale e l’obitorio... ma evidentemente la preghiera e i ‘god bless’ di Mons. Paulinus hanno funzionato. Titti”.

Non c’è spazio per altre parole. Ma solo per ricordare e raccogliere un’eredità immensa di fede e di amore. (v. p.)

                                                                                                                                                          

 

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