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Cosa è rimasto del concetto tradizionale di famiglia? La famiglia è relazione, non esclude nessuno dal suo nucleo, perché significherebbe ridurne parte della personalità.

 

Basata su valori che l’attuale società di mercato ha sradicato dall’esistenza comune, la famiglia è necessaria per la società stessa: solo in una famiglia equilibrata e stabile si acquisiscono naturalmente gli elementi fondanti e strutturanti della personalità, senza i quali nessuno può affrontare il mondo esterno. La fiducia, la condivisione, la reciprocità, l’attenzione alla persona per ciò che è (e non per quello che rappresenta o produce), la continuità di rapporti, i compiti differenziati per ogni talento per contribuire al bene di tutti. È nella famiglia che si impara, quindi, il ‘bene comune’ che è rinuncia ad una parte di sé per ottenere in cambio qualcosa di esponenziale.

Benedetto XVI pone l’attenzione sull’”indifferenza per ciò che costituisce la vera natura dell’uomo” (Messaggio per la celebrazione della XL Giornata Mondiale della Pace 1° Gennaio 2007, 11): una visione debole della specifica natura umana lascia spazio ad imposizioni autoritarie. È nella coscienza che troviamo le regole delle relazioni interpersonali secondo giustizia e solidarietà.

La famiglia, nel suo essere esperienza di reciprocità e di comunione interpersonale pone dentro la società quel modo di essere-in relazione che è il solo adeguato alla dignità della persona umana.

L’evoluzione storica della famiglia può condurre ad una riflessione: nella misura in cui l’uomo procede nella storia, sempre più arricchita di nuovi e inediti elementi materiali e culturali, vede la necessità di ancorarsi ad elementi certi, alla verità autentica e profonda della sua specificità di essere relazionale.

 

Forum Famiglie Puglia