0
0
0
s2sdefault

È una testimonianza toccante quella del prof. Giulio Maira, neurochirurgo di fama internazionale che ha parlato dei sentimenti di amore e odio e di fede.

 

 

 

Il professore ha parlato del cervello umano sulle colonne del quotidiano romano “Il Messaggero”, affermando che il sentimento irrinunciabile è quello dell’amore, che rappresenta “la porta per la felicità”. L’amore dà senso alla vita, è dedizione. E la parola più bella che mi viene in mente è ‘passione’, perché è lei che ci muove verso grandi realizzazioni e dà emozioni alla nostra vita”. Il ricordo più felice della vita dell’esperto è rappresentato dall’incontro con sua moglie Carla, mentre il più brutto si rinnova ogni volta in cui “non riesco a dare una risposta e un malato e mi rendo conto che la scienza deve arrendersi”.

E se per la scienza la morte è la fine della vita, la conclusione di un’esistenza, per un uomo di fede, la prospettiva cambia totalmente.

Da uomo di scienza il professore ha dato la sua opinione: “Dio è l’unica spiegazione che so dare alla perfezione e alla complessità della realtà in cui viviamo. Da credente quale sono, Dio per me è una fede che rende bello e dolce il pensiero della morte”.

Il neurochirurgo, inoltre, ha testimoniato quanto oggi il denaro, allontani i medici dalla parte “umana” della loro missione.

Ha detto: “ho provato rabbia e dispiacere per avere dedicato anni della mia vita a delle persone per le quali contavano solo gli aspetti economici, senza un briciolo di amore o di comprensione”.

Infine lascia un bel messaggio per tutti i giovani e meno giovani: vivete sempre pienamente l’amore , perché l’innamoramento nasce dal cervello, anche se il cuore mantiene una relazione di quasi complicità. Ascoltate il “batticuore” e non perdete mai il gusto dell’emozione. Lo dice la scienza!

 

Forum Famiglie Puglia