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Servono ancora i campiscuola? Questa domanda riecheggia nelle teste degli educatori giovani di Azione cattolica da qualche anno, facendo i conti con viaggi attrattive ben più "libere" e a buon mercato.

 

 

Eppure, in alcune parrocchie della diocesi annualmente si aspetta questa piccola prova di fraternità, vivendo a stretto contatto per qualche giorno, condividendo formazione, preghiera e divertimento.

A Torchiarolo dopo qualche anno di campi solo per giovani, si è tornati alla proposta unitaria, come una esigenza di vivere realmente una parte del lavoro che il Sinodo sta portando nelle parrocchie.

Così il 26 agosto ha preso il via un cammino "Senza paura" (titolo del campo) per l'Umbria, la terra dei santi.

Incontrarsi, avvicinarsi, aprirsi, fidarsi, avere fede in Dio, condividere, sono i verbi che hanno accompagnato il gruppo, che proprio come nelle relazioni di tutti i giorni era caratterizzato da diffidenza, pregiudizi e una naturale separazione tra giovani (e non).

Così, incontrando Francesco, Chiara, Carlo Carretto, Carlo Acutis, si è riusciti a stimolare la riflessione sulla fraternità, comprendendo quanto bisogno c'è di vivere insieme, di sguardi veri, senza falsità, ma nella carità.

La ricchezza di queste giornate può essere racchiusa nella riflessione che Fratel Paolo Maria Barducci, priore dei Piccoli fratelli di Jesus Caritas ha riservato al gruppo mentre era in visita a Casa San Girolamo: "Conservate questa ricchezza che vedo, questo stare insieme tra voi. Dai bambini molto piccoli agli anziani, questa è la Chiesa".

Nei 100 anni dell'Azione cattolica parrocchiale, mentre il mondo si interroga sulle chiese vuote, è tesoro prezioso una esperienza come questa, in cui si condivide la vita e si sceglie di non farsi condizionare dagli interrogativi accademici. Per quanto siano utili a vedere con occhi preparati i problemi che si pongono davanti a noi, è necessario non dare loro il potere di una profezia. Senza paura.

Le parrocchie hanno bisogno di vivere fraternità come questa, quella compagnia che il Beato Piergiorgio racconta.

A Torchiarolo bambini, giovanissimi, giovani, adulti e adultissimi si caricano di una energia che solo il vivere insieme per Gesù può dare. Imparando a guardare oltre gli schermi dei cellulari e oltre l'auto proclamata maturità.

Pronti a ripartire nella vita pastorale parrocchiale, per dare testimonianza di quanto è bello essere Chiesa viva.

 

 

 

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