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Anche il card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi ieri ha fatto giungere all’arcivescovo Michele Seccia il suo messaggio di cordoglio per la morte del gen. Guido Bellini, suo conterraneo (entrambi nativi di Monteroni) e suo fraterno amico. Di seguito il testo integrale.

 

 

 

Eccellenza reverendissima, carissimo Arcivescovo Michele, poiché oggi (ieri per chi legge, ndr) presiederai in Squinzano le esequie del Sig. Generale Guido Bellini, già Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, vorrei fraternamente chiederti di farti latore presso i famigliari e specialmente i suoi due figli Andrea e Marco dei sensi della mia vicinanza e soprattutto assicurare la mia preghiera al Signore di suffragio per il caro defunto e di conforto per tutti loro.

Conosco la sua famiglia fin da ragazzo e sono coetaneo di due suoi fratelli. Lo ricordo fin da quando, io ancora ragazzo, lo si vedeva tornare a Monteroni con la splendida divisa di Allievo dell’Accademia Militare di Modena... Il rapporto famigliare, con lui e la cara moglie Rosanna - che ora incontra nel cìelo - si è prolungato negli anni sino ad oggi. L’elogio di lui, come persona seria e servitore fedele dello Stato lo faranno di certo altri. A te, carissimo, vorrei solo ricordare che egli è sempre stato un cristiano coerente e un uomo generoso. Anche come tale ha onorato non soltanto la sua città, ma pure la sua Chiesa di origine. La fatica nella salute dei suoi ultimi anni ha ancora di più messo in luce la sua nobiltà d’animo.

Mediante un necrologio sul quotidiano di ispirazione cristiana “Avvenire” ho voluto rendere pubblici i miei sentimenti; ti sarei, però, molto grato se tu volessi renderli noti anche alla nostra carissima Chiesa di Lecce.

Con un fraterno abbraccio.

Marcello card. Semeraro

 

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