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Alla presenza delle autorità civili, del comitato festa e del clero novolese, mons.MicheleSeccia, ha presieduto ieri una solenne concelebrazione nella chiesa matrice di Novoli, a conclusione dell’anno giubilare per i 450 anni dalla nascita di San Luigi Gonzaga.

 

“Un legame, quello con San Luigi, che mi appartiene sin da bambino - ha affermato il vescovo -. “Mio padre si chiamava Luigi. Da sempre, quindi, mi ha raccontato la storia di questo giovane santo. È stato uno dei primi esempi di fede a cui ho guardato con ammirazione”.

Presenti alla celebrazione anche i ragazzi che tra meno di un mese riceveranno il sacramento della cresima. A loro si è rivolto ponendo un quesito: “perché San Luigi, pur essendo di famiglia ricca, nobile, affermata socialmente, è diventato santo? Noi spesso pensiamo che avere del denaro, vivere una vita agiata, basti per essere felici. San Luigi, invece, ha sognato in grande: ha scelto di vivere in modo radicale e coerente i contenuti evangelici. Ha scelto di vivere in funzione dell’amore di Dio. Questo lo ha reso Santo”.

Al termine della celebrazione il vescovo si è poi fermato a salutare i presenti concedendosi a qualche foto di rito. Quella scattata con i cresimandi certamente inaugura il countdown ufficiale che porterà alla celebrazione del sacramento, il giorno 25 aprile.

A conclusione del triduo di ringraziamento a San Luigi, questa sera, presso il teatro comunale di Novoli, alle ore 19, ci sarà un convegno dal titolo “San Luigi Gonzaga a 450 anni dalla nascita: una storia di santità del nostro tempo”, dove interverranno Piergiuseppe De Matteis, storico novolese e don Flavio De Pascali, vicario generale della diocesi di Lecce. A moderare la serata sarà Cosimo Valzano, presidente della fondazione Città del Libro.

 

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