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Un incendio. Un fuoco interiore. Un itinerario musicale. Pure emozioni spirituali. Sono questi i sentimenti che hanno animato l’intera serata di domenica scorsa nell’ottocentesco Teatro Comunale di Novoli sold out.

 

 

 

Gli spettatori hanno assistito (ma sarebbe meglio dire che sono stati coinvolti a pieno), allo spettacolo «I Custodi del fuoco da Antonio Abate a Franco Battiato. Ascesi e spiritualità tra il III e il XXI secolo», dall’eloquente sottotitolo «Canzoni e canti gregoriani tra pensieri e riflessioni dell’asceta e del maestro».

Il progetto - pensato e realizzato magistralmente dal maestro Simonetta Miglietta Sozzo (direzione musicale), dal regista Rossano Giuppa (curatore anche dei testi) e dall’abile coreografa Bianca Milli - era inserito nell’ampia e variegata programmazione delle manifestazioni collaterali ai festeggiamenti in onore del santo patrono di Novoli, Sant’Antonio Abate, voluta dalla locale amministrazione comunale.

La rappresentazione, strutturata in «un viaggio dentro al proprio io per arrivare a nuove consapevolezze», è riuscita con successo a porre un parallelismo tra la vita ascetica e contemplativa di Antonio Abate e la ricerca meditativa e spirituale di Battiato.

Mentre il primo denunciava il suo tempo (non partecipando attivamente alle vicissitudini storiche e culturali, vivendo e pregando da eremita), il secondo, il cantautore siciliano, ha vissuto il suo tempo, dichiarando le sue verità e i suoi valori spirituali (attraverso la sua produzione artistica e musicale).

Il recital si è soffermato sulle riflessioni mistiche e sulle scelte di vita dei due uomini nel loro tempo e nei loro «mondi lontani», attraverso le composizioni musicali e gli scritti di Battiato da un lato e i canti gregoriani e i detti attribuiti a Sant’Antonio Abate dall’altro (attraverso le interpretazioni degli attori Pietro Monaco e Davide Lucia). I tre canti, dal repertorio classico gregoriano, sono stati eseguiti dal bel gruppo vocale «Viri Cantores», sorto presso il monastero benedettino di San Giovanni Evangelista di Lecce e composto da undici attenti cantori diretti con sapienza dal maestro Giuseppe Lattante.

I brani musicali più famosi di Battiato sono stati interpretati con trasporto da allievi e docenti della Scuola di musica «Amadeus» diretta dal maestro Miglietta Sozzo (Marta Zecca, Edoardo Trevisi, Tommaso De Tommasi, Pierluigi Potì, Allegra Proce e le insegnanti Daniela De Cataldis e Dalila Spagnolo).

Le riuscite ideazioni coreografiche sono state interpretate, oltre che dalla coinvolgente e sensuale Bianca Milli (direttrice del Centro danza «Il Sogno»), dal promettente allievo Matteo Nicolí.

Un efficace mix, tra diverse sfaccettature del fare arte, che ha arricchito i fortunati presenti ai quali è stata data la possibilità di una riflessione, reale e spirituale, sull’eterno combattimento umano tra bene e male, tra desiderio e continenza, tra immaginazione e realtà, tra le tentazioni del fuoco interiore e la forza della resistenza all’abbandono.

 

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