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Ad un anno dall’avvio del progetto Cantieri Innovativi Lef167 è stata benedetta ieri sera dall’arcivescovo Michele Seccia la sartoria di comunità, presso il complesso parrocchiale San Giovanni Battista in Lecce che ha reso disponibili i locali per la realizzazione di “un progetto significativo nel quartiere stadio”, così come dalle parole di don Gerardo Ippolito.

 

 

 Benedire - ha detto Seccia nel suo intervento - significa dire-bene di un progetto che ha una forte valenza sociale e che ha come scopo primo il rilancio di un quartiere, così come la sfilata di Dior in Piazza Duomo, da alcuni criticata, mira ad un rilancio della città di Lecce, dopo la crisi causata dalla pandemia”.

Un impegno che non si delega, ma che unisce tutte le forze partecipanti per la realizzazione di un progetto a sostegno della comunità leccese”, precisa nel suo intervento il sindaco Carlo Salvemini da sempre convinto sostenitore dell’iniziativa.
La sartoria, coordinata da Rosanna Nanni, fa parte del più ampio progetto Cantieri Innovativi Lef167 di antimafia sociale, ideato e sostenuto da Antonia Di Francesco, con l’obiettivo di promuovere la cultura e la pratica dell’antimafia sociale attraverso un attivo il coinvolgimento della popolazione.
La sartoria diventa così un luogo sociale dove le donne del quartiere, interessate a migliorare la pratica del taglio e cucito, possono condividere  spazi di  creatività, ospitando laboratori  aperti a tutti.

Non solo un punto di incontro, di socialità e di scambio culturale, ma anche spazio per la realizzazione di progetti lavorativi attraverso la ‘contaminazione’ della creatività.

 

 

 

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