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Un pranzo solidale per manifestare concretamente la vicinanza delle comunità cristiane alle persone bisognose, in particolare ai senza tetto.

 

 


L’iniziativa promossa e organizzata a Lecce dalle parrocchie di San Guido e San Sabino con il gruppo Caritas e Unità di strada delle rispettive comunità si svolgerà presso i locali di San Guido domenica 17 marzo, in prossimità della Festa del papà ed è protesa ad aiutare tutte quelle persone meno fortunate che lottano ogni giorno anche soltanto per mandar giù un boccone.
Il gemellaggio di due comunità parrocchiali e quindi di Caritas e Unità di strada impegnate sul campo, rende più proficuo e intenso l’aiuto ai poveri e fa sì che si crei una maggiore corresponsabilità caritativa. “Le due parrocchie – spiega don Alessandro Saponaro, parroco di San Guido -, unite insieme dalla bella realtà di Unità di strada, le Caritas parrocchiali e altri gruppi di volontari in gemellaggio per un pranzo del tutto speciale, una festa del papà che vedrà coinvolte persone con varie forme di disagio, da quello fisico a quello sociale e non ultima la povertà. È un evento desiderato, sperato, che finalmente si realizza, ed è il segno di quanto le comunità parrocchiali, al di là dei naturali confini, siano in grado di fare quando ci sono motivazioni importanti e nobili ma soprattutto animate da quei valori sinceramente cristiani che sono la vera vocazione della chiesa, una comunità in cammino in uscita verso le tante povertà del territorio. Unità di strada è un gruppo di volontari che, con semplicità e comunione di intenti, si fa prossimo a persone che vivono il disagio della strada e della povertà. Da qualche anno questo gruppo mette insieme le energie di due parrocchie geograficamente distanti ma unite dalla missione che Gesù stesso ci ha consegnato come unica Sua grande eredità: i poveri. La festa del 17 marzo sarà un momento di gioia e di festa, dove tante energie belle si uniranno per rendere ragione della speranza che è in noi e trasformare un semplice pranzo in un momento di attenzione e delicatezza verso gli ultimi”
“La novità è rappresentata solamente dal luogo in cui tale iniziativa si svolgerà - così continua don Sandro Quarta, parroco di San Sabino -, poiché già lo scorso anno si tenne tale pranzo, (proprio nel giorno di San Giuseppe) nel salone teatrale della parrocchia di San Sabino. Sono ormai trascorsi due anni da quando alcuni volontari di queste due parrocchie si ritrovano ogni venerdì per preparare e distribuire un pasto per i senza fissa dimora che ritroviamo nella nostra città e tale pranzo rientra, nella logica della sinodalità, un momento di festa e di incontro insieme a tutti questi fratelli. Una cosa da sottolineare è che, in tali circostanze, sono numerose le singole persone e aziende che forniscono gratuitamente i propri prodotti ed il proprio tempo, agevolando in maniera decisiva il lavoro di organizzazione e di preparazione del pranzo”.
“A pochi giorni  da questo evento - concludono i due parroci - l’auspicio è quello che tale iniziativa non solo possa riuscire nell’intento, ma anche e soprattutto che in futuro rappresenti sempre una costante nella vita di queste comunità”.

 

 

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