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Il prossimo 7 ottobre, don Giovanni Serio, parroco di Santa Maria della Porta in Lecce, celebrerà il suo 25.mo anniversario di presbiterato. In questi giorni, Portalecce pubblica una serie di testimonianze per raccontare l’esperienza di don Giovanni fin dal sorgere della sua vocazione. Oggi è la volta delle due esperienze da parroco.

 

 

SAN FILIPPO SMALDONE - LECCE

L'entusiasmo e la volontà di aderire fedelmente alla chiamata, ha dato a don Giovanni la carica necessaria per far nascere la parrocchia di San Filippo Smaldone. La sua prima parrocchia, che ha visto riunite numerose famiglie e ha dato al nuovo rione un'identità cristiana.

È stato un giovane parroco disponibile al dialogo, fortemente orientato verso l'accoglienza dei giovani, affinché trovassero nella parrocchia un luogo di aggregazione. Nonostante le difficoltà che umanamente si incontrano, compreso l'arrivo della pandemia Covid, ha tenuto fede ai suoi impegni sacerdotali con la preghiera e la vicinanza spirituale, lì dove quella materiale non poteva arrivare.

La comunità, la sua prima sposa, gli augura che lo Spirito Santo doni al suo ministero, tanto vigore, sapienza, per continuare la sua missione sacerdotale ed essere un farò nella notte di chi ha perso la fede. (Anna Rita Luperto)

 

SANTA MARIA DELLA PORTA - LECCE

Era il 3 ottobre 2021 quando con una messa solenne e partecipata la comunità di Santa Maria della Porta accoglieva il nuovo parroco don Giovanni Serio.

Il suo predecessore, dopo un periodo segnato dal Covid e dalla distanza sociale, aveva comunicato la sua difficoltà a continuare il mandato: e così, dopo solo due anni, la comunità si sarebbe trovata ad affrontare un nuovo cambiamento.

Ricominciare da capo con nuove abitudini, nuova organizzazione delle attività comunitarie non sarebbe stato facile: ma don Giovanni con la sua presenza autorevole ma sempre pronta all’ascolto, ha fatto sì che ogni punto d’incontro non fosse mai uno scoglio difficile da raggiungere.

“Io sono un ‘animale’ da parrocchia” ama ripetere don Giovanni a chi gli è vicino: proprio a sottolineare come quella dimensione sociale di fraternità e vicinanza gli sia cara. E guai a chi provi a seminare discordia in un gruppo: ogni polemica viene stroncata sul nascere per mantenere sempre vivo il rispetto e la concordia.

Sabato 7 ottobre alle 19, l’arcivescovo Michele Seccia presiederà l’eucarestia per il suo giubileo sacerdotale e la comunità di Santa Maria della Porta si stringerà attorno al parroco in un giorno tanto importante della sua vita per ringraziare Dio per il dono del suo sacerdozio e della sua presenza in parrocchia. (Roberta Abbadessa)

 

 

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