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Una delle feste più antiche a Lecce è quella per la compatrona della città, Maria SS. Addolorata, che si festeggerà il “Venerdì di passione o dell’Addolorata”, il prossimo 31 marzo presso il santuario mariano dell’Addolorata, meglio conosciuta a Lecce come chiesa di Sant’Angelo, nel centro storico della città.

 

 

Il santuario è curato dalla storica arciconfraternita dell’Addolorata, del Buon Consiglio e del Carmine che, grazie all’ingegno, alla passione e alla devozione del pirotecnico priore Claudio Selleri, ha organizzato anche quest’anno la sacra ricorrenza.

Ieri mattina, 19 marzo, il primo atto: è stato solennemente intronizzato il prezioso simulacro dell’Addolorata, opera del Maccagnani (LEGGI) durante la messa presieduta da mons. Antonio Montinaro, vicario episcopale per l’economia.

Dal 24 al 30 marzo il solenne settenario con la coroncina dei sette dolori di Maria, la messa con il canto dello Stabat Mater che ogni giorno verrà celebrata da un sacerdote della diocesi. Il 26 marzo celebrerà la solenne eucarestia mons. Luigi Pezzuto, nunzio apostolico a riposo.

Il 30 marzo, vigilia della solennità, il simulacro della Madonna verrà portato in processione per le vie del centro storico, al rientro della quale verrà celebrata la messa presieduta nuovamente da Mons. Pezzuto.

Venerdì 31 marzo, solennità dell’Addolorata, la messa sarà celebrata la mattina alle 11 presieduta da mons. Vincenzo Marinaci, parroco di San Matteo, e la sera la solenne celebrazione eucaristica celebrata dall’arcivescovo Michele Seccia a cui seguirà l’esecuzione dello Stabat Mater di Pergolesi a cura dell’Orchestra da camera di Lecce e del Salento diretta da Luigi Mazzotta.

Il tutto si concluderà il 3 aprile alle 18:30 con la messa in suffragio dei confratelli e delle consorelle defunti e la reposizione della statua della Madonna dopo la settimana di celebrazioni in suo onore.

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli

 

 

 

 

 

 

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