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Una bella sorpresa quella di sabato scorso 6 marzo per la comunità dell’Oasi “Mamma Bella” di Campi Salentina.

 

 

 

L’arcivescovo Michele Seccia aveva comunicato, attraverso una telefonata dalla sua segreteria qualche giorno prima, il desiderio di una visita per celebrare la messa.

Sorpresa ancora più significativa se si pensa che in quella data le Suore Calasanziane di tutto il mondo festeggiavano il 120° anniversario dell’inizio del rito dell’esposizione quotidiana e perpetua del Santissimo nella chiesa di Faenza a Firenze.

Puntuale come sempre, alla presenza di bambini, genitori, educatori, religiose l’arcivescovo ha fatto il suo ingresso nella cappella dedicata a Mamma Bella.

Non c’era la folla che l’evento meritava, a causa dell’emergenza sanitaria che obbliga al distanziamento, fuori nel cortile, tutti rigorosamente distanziati, ma la gioia è stata ugualmente grande.

L’arcivescovo ha ridato linfa sia ai presenti che agli assenti, perché con le sue parole e con la sua serenità ha rincuorato rileggendo i sacrifici di questi mesi come un’opportunità, spingendo tutti a riflettere sull’importanza di non mollare per essere ancora di più esempio per i ragazzi che, spinti dal periodo difficile e impegnativo, a volte si perdono.

Occorre aiutare loro a comprendere che le guerre non si vincono con le rese ma con il coraggio e con la lotta.

Ed è urgente per gli educatori, riappropriarsi del loro ruolo, forse un po’ trascurato nell’ultimo anno perché troppo presi dalle regole da far rispettare. Guai a sentirsi soli - ha insistito Seccia - in questo compito perché Dio è con noi ed è solamente grazie alla forza che Lui trasmette che si supererà questa emergenza!

 

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