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Il Lecce saluta la serie A dopo una sola stagione, e torna in B senza dover aspettare il risultato del Genoa, che già nel primo tempo maramaldeggiava sul Verona.

 

 

I giochi, quindi, erano praticamente fatti. I salentini si congedano dalla massima serie cedendo al Parma per 3-4, con i ducali che chiudono il campionato a quota 49, agganciando Verona e Fiorentina al nono posto. Il Lecce retrocede terminando la propria stagione a 36 punti, ma con ben 85 reti al passivo e 52 gol realizzati: una squadra gagliarda in attacco, ma abbastanza matta ed allegra in difesa. Anche se ancora prima del ko a domicilio è stato il risultato del Genoa a condannare gli uomini di Liverani. Servivano buone notizie da Marassi, di cui non si è avuta mai notizia. Così la gara con il Parma è stato un festival del gol da consegnare agli annali.

Fabio Liverani schiera il miglior undici possibile. Mancosu e Lapadula, reduci da acciacchi, stringono i denti e sono in campo dal 1’, a centrocampo preferito Tachtsidis a Petriccione. Sul fronte opposto D’Aversa, con Kucka squalificato, sceglie Hernani dall’inizio, in attacco c’è Cornelius con Kulusevski e Caprari.

Si parte e il Parma prende da subito in mano le redini del gioco, con il Lecce che cerca di controbattere. All’11’ i ducali passano con Hernani che manovra da destra, si libera al tiro e calcia, la palla colpisce il palo e carambola su Lucioni, che insacca nella propria porta (terza autorete stagionale): vantaggio del Parma, e contemporaneamente Genoa avanti a Marassi. Ora la salvezza diventa sempre più utopia. I salentini sembrano accusare il colpo, il Parma continua a rendersi pericoloso con Caprari (15’) che, da ottima posizione, calcia fuori. È solo l’antifona del raddoppio scudocrociato. Ripartenza letale da un calcio d’angolo gestito davvero male dai padroni di casa, salentini scoperti, e per Caprari, delizioso l’assist di Hernani, è un gioco da ragazzi insaccare alle spalle di Gabriel (24’). Lecce sotto di due e Genoa che di pari passo raddoppia sul Verona: la serie A sembra essere giunta al capolinea al Via del Mare. Il Lecce prova a rialzare la testa e sul finire del tempo Mancosu pennella in area un delizioso cross per la testa di Barak: il ceco svetta più in alto di tutti, insacca alle spalle di Sepe (40’) e svantaggio dimezzato. Ancora Mancosu (43’) che da posizione favorevole calcia debolmente; ma è solo questione di minuti. Angolo del Lecce e Meccariello beffa Kurtic di testa (45’) per il pareggio giallorosso. Grandissima reazione degli uomini di Liverani che rimettono in piedi il risultato, ma situazione ormai disperata con il Genoa in totale surplace col Verona avanti 3-0.

Si riparte e il Parma è nuovamente in vantaggio. Sinistro sporco di Barillà, che si trasforma in un assist per Cornelius: il centravanti, in beata solitudine, insacca con estrema facilità ed raggiunge quota 12 segnature. E i ducali non si fermano con Inglese (66’), subentrato da poco, che corregge di giustezza in rete un preciso cross di Barillà. Il Lecce rialza la testa e accorcia nuovamente le distanze con Lapadula (68’), abile a riprendere la sfera di testa dopo una carambola sul palo. Vince il Parma, che conclude nel migliore dei modi, un campionato da applausi. Il Lecce retrocede in B dopo una sola stagione nella massima serie, ma lottando sino all’ultima giornata.

 

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