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“Quando arrivò in diocesi, alcuni sacerdoti chiesero a uno dei suoi primi collaboratori che persona fosse. E lui rispose: ‘È tanto bravo, ma esagera un poco’.

 

 

 

Don Tonino esagerava nel bene, nella carità e nell’umiltà. Il suo esempio avvicinerà ancora più persone a Dio”. Mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, parla con emozione della promulgazione del decreto sulle virtù eroiche del Servo di Dio Antonio Bello: “La Chiesa locale, italiana e universale è nella gioia più grande. Sono state riconosciute le virtù di un uomo che è stato il nostro vescovo e che rappresenta un riferimento imprescindibile per tutti noi”.

Mons. Cornacchia rivela che la notizia è stata data, con singolare privilegio concesso dal Papa, durante l’ultima giornata dell’Assemblea generale straordinaria della Cei che si è conclusa ieri a Roma: “La reazione è stata di enorme letizia da parte di tutti i vescovi presenti. Don Tonino è l’esempio di un vescovo autentico, che dobbiamo tenere sempre presente”.

“Tutti attendevamo questa bella notizia. La preghiera del popolo e dei tanti sacerdoti, molti dei quali sono stati ordinati da lui, sarà ancora più intensa. Molfetta è sinonimo di don Tonino Bello, ovunque io vada in giro per l’Italia mi parlano di lui. Per circa dieci anni ha letteralmente servito la comunità, i poveri e i sacerdoti a lui affidati. Che tutti noi possiamo sforzarci di imitare le virtù di questo santo uomo”.

 

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