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Accade in diocesi di Lucera-Troia, e precisamente a Faeto, all’interno della parrocchia del Santissimo Salvatore, dove il vescovo, mons. Giuseppe Giuliano, ha deciso di portarsi di persona presso la comunità franco-provenzale per sostituire il parroco, don Antonio Valentino, nella celebrazione della messa domenicale. “Avrebbe potuto mandarci qualche altro sacerdote, invece ha voluto personalmente dare testimonianza, attraverso un grande gesto di vicinanza e di solidarietà”, hanno commentato alcuni parrocchiani.

 

 

L’episodio - non nuovo nell’episcopato di mons. Giuliano - è stato positivamente accolto anche nelle zone limitrofe ed oltre, per l’attenzione che i pastori locali, anche e soprattutto in questa circostanza pandemica, non cessano di far mancare ai parroci e alle loro comunità. “La crisi da Coronavirus - ha sottolineato il presule nell’omelia - è come una cesura: può indebolire ulteriormente la specie umana sulla terra oppure la può irrobustire per le sfide del presente e del futuro. I modelli di vita che ci sono stati imposti dalla cultura dominante vanno necessariamente cambiati. L’epidemia in corso ci costringe ad un vero e proprio mutamento che sa di conversione: conversione culturale, ecologica, sociale, familiare, interpersonale, economica, internazionale, a cominciare dall’Europa”. “Si tratta - ha chiosato mons. Giuliano - di sfide personali e sociali, istituzionali e politiche, esistenziali e religiose”.

 

Forum Famiglie Puglia