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“La Puglia è considerata una delle più belle mete per bellezze ambientali e monumenti storici, purtroppo, però, a causa della pandemia, è una delle più danneggiate nel settore turistico e continua a dover fronteggiare alcune emergenze sul piano ambientale che si scontrano con la meraviglia che caratterizza la stragrande maggioranza del territorio”.

 

 

Lo scrive in una nota l’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro, Giustizia e pace, Custodia del Creato della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, che esprime condivisione per la nota della Commissione regionale.

“Un documento frutto anche delle proposte degli Uffici diocesani della Puglia, soprattutto, negli argomenti di urgente attualità: dal lavoro, anche a causa dell’emergenza prodotta dal Covid-19, alla difesa dell’ambiente, dalla Xylella alla sanità, sino alla crisi del turismo e al microcredito”.

Secondo l’Ufficio diocesano di Ugento, “la dignità del lavoro risulta essere ancora ferita e ancora continuano forme di caporalato, lavoro nero, ecomafie e agromafie, e i più deboli, come tanti giovani immigrati presenti sul nostro territorio, continuano ad essere vessati dagli artefici dei fenomeni devianti appena citati”. Quindi, l’attenzione per il settore turistico pugliese che “l’emergenza sanitaria ha portato a essere fortemente compromesso”.

“Nei prossimi tempi essenziale sarà sostenere finanziariamente il comparto (alberghi, villaggi turistici, stabilimenti balneari e termali, ristoranti), senza trascurare il patrimonio immateriale pugliese legato alla memoria storica, alla cultura e al folclore locale, considerando le difficoltà di tanti lavoratori stagionali e non, che rischiano di veder perdere l’occupazione e cambiare il loro futuro”.

 

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