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Sono ore di attesa e di preparazione nella Chiesa di Otranto per l’ordinazione episcopale e l’inizio del ministero pastorale dell’arcivescovo Padre Francesco Neri.

 

 

Sabato mattina 17 giugno alle 10, nella cattedrale di Otranto, sarà consacrato vescovo dal suo predecessore, l’amministratore apostolico dell’arcidiocesi idruntina, mons. Donato Negro; vescovi primi ordinanti, l’arcivescovo di Crotone-Santa Severina, mons. Angelo Raffaele Panzetta e il vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello e Grosseto, mons. Giovanni Roncari.

Sono attesi a Otranto tutti i vescovi della Puglia, altri vescovi amici e vicini a mons. Neri, un elevato numero di frati cappuccini, confratelli religiosi dello stesso Ordine francescano dell’arcivescovo eletto, il clero dell’arcidiocesi e numerosi sacerdoti provenienti da più parti d’Italia.

Lo stemma episcopale dell’arcivescovo Neri, eletto da Papa Francesco lo scorso 19 aprile (LEGGI) “appare sormontato dall’immagine, tipicamente francescana, delle due braccia incrociate con al centro una Croce, chiaro rimando alla famiglia religiosa cui egli appartiene. Nella parte immediatamente inferiore compaiono due raffigurazioni: una stella, sulla sinistra, evoca la Vergine Maria; sulla destra, una corona, che proviene dallo stemma della città natale (Catanzaro ndr) dell’arcivescovo. Al centro, nella parte inferiore, si trova il segno evangelico dei pani e dei pesci che, mentre esprime la generosa disponibilità del chiamato a rendersi strumento della salvezza di Dio (cf. Gv 6,9), trova pure il suo più autentico compimento, come simbolo propriamente eucaristico, nel motto episcopale: In finem dilexit eos - «Li amò sino alla fine» (Gv 13,1). I colori rosso e giallo dello sfondo, poi, costituiscono un richiamo all’arcidiocesi cui mons. Neri è inviato: il rosso ricorda il martirio degli Ottocento; il giallo la terra salentina, baciata dal sole”.

 

 

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