0
0
0
s2sdefault

“Prima di chiedere fiducia occorre misurare lo stato della nostra credibilità e compiere un rigoroso discernimento. Perché si dà fiducia solo a chi si ritiene affidabile”.

 

 

 

Lo ha detto mons. Donato Negro, arcivescovo di Otranto e presidente del Comitato per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, intervenendo ieri pomeriggio a Roma al convegno nazionale su “Il Sovvenire nel Cammino sinodale”.

L’arcivescovo ha sottolineato che “la sensibilizzazione si regge su princìpi di fondo che non possono essere trascurati”. “Vi è la necessità del recupero di motivazioni forti, rinvenibili solo con un autentico percorso di sensibilizzazione. Dovremmo ritrovarle vive in noi stessi. Se non riusciamo a rinvenirle, dialettica e ogni apparato organizzativo sarà insufficiente a comunicare quella forza che non abbiamo. Solo le motivazioni forti ci porranno in maniera forte ed efficace in un contesto cangiante”.

Nelle parole di mons. Negro, la consapevolezza che “chi vuole fare opera di sensibilizzazione deve essere pronto a investire nella speranza sfuggendo da risultati facili e immediati”. Va fatto - ha osservato - un “atto di fiducia verso le comunità cristiane”: “Occorre guardare la Chiesa senza il piglio pesante del giudizio e delle motivazioni lamentose. Il lavoro motivazionale richiede, infine, il delicato richiamo delle responsabilità che appartengono alla Chiesa intera. Il nostro ruolo non sarà quello di rilevare le nuove modalità in cui ‘chiedere’, ma porre segni eloquenti. Anzi, di continuare a essere segno e dono e porci in dialogo con ogni persona di buona volontà che incontriamo sul cammino”.

 

Forum Famiglie Puglia