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È stato il vostro bravo ragazzo! Dopo il ritrovamento del corpo di Giulia, Elena Cecchettin, affida ai social i suoi sentimenti: non c’è solo il ricordo della sorella ma anche l’accusa all’ex fidanzato Filippo Turetta.

 

 

 

Dal dolore alla rabbia: un sentimento normale, in un momento così difficile. Negli ultimi minuti Elena in una stories ha condiviso le parole di Carlotta Vagnoli con un commento: «È stato il vostro bravo ragazzo». Tra i primi a commentare la tragedia c’è don Francesco Monetti, il parroco di Saonara, il piccolo borgo dove Giulia è cresciuta. “Abbiamo perso un tesoro, nella comunità ora c’è nebbia”. E poi si rivolge a Filippo: “L’unica cosa buona, piccola, che può fare in questo momento, se vuole riscattare in po’ se stesso, è costituirsi. Che lo faccia”.

Intanto suo social aumenta la rabbia, il dolore. Urgente, sempre più urgente, una vera educazione. Fino a che non ci sarà questa consapevolezza profonda, continueremo a piangere le morti di donne ammazzate da chi crede siano roba loro. Non è più tollerabile.

Giulia è la vittima numero 105 di quest’anno. Il 2023 ha avuto più vittime del 2022. Perché ci sono uomini che considerano le donne una loro proprietà, non sopportano che facciano delle scelte autonome e che si sentano libere. “Questa cosa nel 2024 non può più essere accettata”.

E no non bastano le scarpette rosse, sempre più numerose, le panchine e i monumenti illuminati con il colore del sangue.

C’è chi reclama inasprimenti delle pene e giustizia ad ogni costo. E chi invece chiede maggiore educazione, vigilanza. Aprire occhi, orecchie ed iniziare ad essere scaltri. incentivare le istituzioni scolastiche alla sensibilizzazione degli studenti, ci sarebbe bisogno di una supervisione da parte di genitori, tutor e istituzioni su ciò che accade in rete e fuori dalla rete, ci sarebbe bisogno di infondere sicurezza ai più deboli con una legislazione efficace basata sulla prevenzione, perché ad una pena inasprita corrisponde sempre a una vittima.

 

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