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L’eccessivo prolungarsi della guerra e in considerazione degli svariati appelli di Papa Francesco affinché le religioni divengano strumenti di pacificazione, una piccola inchiesta di Portalecce indaga su come a Lecce gli immigrati di altre fedi, vivono la loro esperienza religiosa e su come vengono accolti.

 

 

Come ti chiami? Qual è il Paese da cui provieni? E hai avuto occasione di continuare a vivere la tua religione anche in questo nuovo paese?

Mi chiamo Fode Diawara, vengo dalla Guinea e vivo qui a Lecce da quasi dieci anni. Sono musulmano e qui ho conosciuto altre religioni oltre la mia. Tanti cattolici e anche qualche protestante.

Come sei venuto a conoscenza di Migrantes e della Caritas di Lecce? Hai avuto modo di conoscere anche le altre religioni presenti nel territorio?

In verità non conoscevo queste esperienze: un amico mi ha contattato pochi giorni fa per dirmi che Portalecce voleva condurre queste interviste. Appena arrivato in Italia sono stato accolto dalla Croce Rossa Italiana. Ho conosciuto poco le altre religioni ma ho avuto la possibilità di costruire relazioni belle qui a Santa Rosa. Mi hanno accolto molto bene perché ho avuto alcune difficoltà burocratiche e c’è voluto un po' di tempo per essere assegnato al centro di accoglienza della Comunità Emmanuel.

Puoi dirci qualcosa in più sull’accoglienza qui a Santa Rosa?

Ho conosciuto il sacerdote di questa chiesa, don Damiano Madaro che mi ha dato tanto. Qui c’era una playstation, siccome oltre all’appoggio per dormire non sapevo dove andare fin dalle sette di mattina presto venivo in parrocchia a passare le giornate. Il prete mi ha anche lasciato le chiavi della stanza e mi ha fatto sentire come a casa mia. Tutto ciò va oltre la religione: ciò che don Damiano ha fatto per me non lo dimenticherò mai. Anche a livello burocratico ha permesso di proseguire tutte le procedure con le sue conoscenze. Oggi lavoro all’Hotel delle Palme.

Pensi che le religioni, tutte insieme, possano essere importanti per costruire un mondo migliore? Credi sia utile ogni tanto pregare uniti perché torni la pace dappertutto?

Certo si può fare perché crea armonia fra le persone anche se di fedi diverse. Sarebbe una bellissima esperienza che abbatte ogni muro e ogni divisione che magari una guerra può creare.

 

 

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