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Insulti e maltrattamenti quotidiani, subiti in una classe dove la quasi totalità dei suoi compagni si era “alleata” contro di lei in una chat segreta, dove venivano organizzati maltrattamenti e azioni umilianti.

 

 

 

È la storia di un altro caso di cyberbullismo, riferito dal Messaggero, che si è verificato in una terza media di Latina. La ragazzina coinvolta, Anna è riuscita a raccontare quanto subiva alla madre, “che ha presentato una dettagliata denuncia alla polizia postale che ora indaga per stalking e istigazione al suicidio”. E ora sono scattati gli accertamenti su 15 minorenni.

All’origine degli atti di bullismo, alcuni screzi avvenuti tra la ragazza e alcuni suoi compagni. Episodi sfociati nella creazione di una chat segreta, che includeva tutti i componenti della classe ad eccezione della ragazza, e messaggi come: “Ucciditi, non mancherai a nessuno”. Messaggi scritti per umiliarla. Insulti, messaggi privati, commenti pubblici sui social. O anche azioni che si consumavano nei corridoi della scuola, come quando alcuni compagni imitavano la sua camminata per i corridoi, al solo scopo di prenderla in giro e deprimerla psicologicamente. Nel gruppo erano addirittura arrivati a dire che fosse affetta da ebola, in modo da evitarla fisicamente per scongiurare il contagio. Azioni che erano scandite da un “regolamento” interno alla chat, e che dovevano essere eseguite con modalità e tempistiche precise.

La ragazza aveva provato ad evitarli entrando alla seconda ora o cercando di chiudersi in bagno, invano.

È  partita la segnalazione alla scuola che, scrive il Messaggero, “ha avviato approfondimenti interni che porteranno a una probabile sospensione”.  Sul caso sta indagando la Procura dei Minori ed è coinvolto anche il Centro antiviolenza minorile di Latina, che affronterà quanto accaduto con i ragazzi che hanno deliberatamente inflitto umiliazioni e crudeltà ad una ragazza che non aveva fatto nulla, semplicemente era più timida e chiusa.

Il bullismo è un fenomeno che merita davvero tanta attenzione, perché gli effetti che provoca sono devastanti. Fortunatamente, oggigiorno, se ne parla un po’ di più. Ma, forse, ancora troppo poco.

 

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