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Dopo aver iniziato l'anno associativo con il tradizionale appuntamento di riflessione sull'icona biblica (quest'anno incentrata sul passo del Vangelo di Luca "Di una cosa sola c'è bisogno") e di presentazione dei sussidi annuali dei diversi settori, l'Azione Cattolica di Lecce ha vissuto ieri sera un altro momento particolarmente significativo.

La presidenza diocesana, alla presenza dell'arcivescovo Michele, ha infatti incontrato i presidenti e i parroci/assistenti delle oltre quaranta realtà parrocchiali della nostra diocesi nelle quali è presente e attiva l'esperienza dell'Azione cattolica. Un momento particolarmente atteso e necessario per più di un motivo.

In primo luogo, per riscoprire, guidati dalle parole del Progetto formativo dell'Ac, la bellezza e la responsabilità che derivano da due servizi tanto importanti quanto impegnativi. Il presidente parrocchiale, infatti, non deve mai scordarsi di essere "tessitore di relazioni aperte ad accogliere e vivere il dono della comunione". Egli è chiamato a curare continuamente il rapporto con le persone che fanno parte della propria associazione, a essere attento ad ognuno di loro, a provare a comprenderne le difficoltà, i momenti negativi e quelli positivi. E, con la stessa passione, deve impegnarsi a costruire un dialogo autentico con tutte le altre realtà pastorali presenti nella comunità.

Dal canto loro, anche i sacerdoti/assistenti svolgono un ruolo essenziale nella vita dell'associazione, soprattutto orientandola perché non perda mai di vista "il senso spirituale della sua azione; aiutando le persone a mettere alla base della loro esperienza il rapporto con il Signore e la fedeltà al suo Vangelo".

Presidente e assistente devono allora coltivare un legame di amicizia sincero - fatto anche di momenti di confronto e di condivisione come quello vissuto ieri sera - "sperimentando l’importanza di un’intesa spirituale forte che non significa essere sempre d’accordo su tutto, ma condividere gli stessi ideali, spendendosi per essi con passione e determinazione".

Quella di ieri, però, è stata un'occasione preziosa anche per condividere le proposte formative messe in campo dal centro diocesano per l'anno che ci apprestiamo a vivere, su tutte il progetto "Per una politica educata", il cammino di formazione su tematiche sociali e politiche pensato dall'Azione cattolica di Lecce insieme all'Ufficio di pastorale sociale e del lavoro. Un itinerario certamente ambizioso, che prenderà le mosse nelle prossime settimane e che vedrà alternarsi momenti di animazione vicariale e incontri diocesani guidati da autorevoli relatori sul senso profondo della passione che il cristiano deve coltivare per il bene comune, ma anche su specifiche problematiche di stretta attualità.

Quello di ieri, infine, è stato un tempo buono per ascoltare i suggerimenti, per condividere le iniziative delle singole associazioni parrocchiali, per confrontarsi sul cammino che stiamo percorrendo insieme, confortati dalle parole con cui l'arcivescovo ha concluso l'incontro (che, per la verità, è poi proseguito davanti alle prelibatezze preparate grazie alla calorosa accoglienza della Parrocchia Santa Famiglia di Trepuzzi, presso cui la serata si è svolta): parole che spronano le coscienze dei laici impegnati e li incoraggiano a non smettere mai di sentirsi protagonisti e corresponsabili della vita della Chiesa e delle città che abitano.

 

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