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Una partecipazione contro ogni previsione quella che ieri ha visto come attori protagonisti un centinaio di ragazzi che hanno voluto affidare un capitolo fondamentale della loro vita alla protezione di Dio. Loro con l’arcivescovo Michele Seccia nella cappella dell’antico seminario di Piazza Duomo.

 

"La maturità - ha spiegato loro Seccia durante l’omelia della messa prima degli esami promossa dal Movimento studenti di Azione cattolica di Lecce - è un momento importante in cui sperimentare le stesse sensazioni delle comunità di Macedonia che, in un momento di tribolazione, hanno impressionato l'apostolo Paolo, ovvero la strabordante generosità e la collaborazione che dobbiamo continuare a sperimentare nell'aiuto fraterno”.

“Così - ha proseguito il pastore - anche la maturità diventerà un'occasione per far emergere i frutti del vostro lavoro costante, nei 5 anni trascorsi, ed anche il punto di partenza per realizzare tutti i vostri sogni. Quello che ognuno di voi studenti dovrebbe sentire è la speranza, che non è la fortuna, ma la grazia di Dio ricevuta attraverso lo Spirito Santo che esalta tutti i vostri sacrifici e progetti futuri".

E gli studenti, in religioso silenzio e raccoglimento in una cappella troppo piccola per accogliere le ansie e le paure della vigilia, hanno ascoltato le parole di mons. Seccia per vivere con fede sull'esempio del Vangelo anche questo momento unico della vita di ogni giovane.

 “Perché celebrare la messa prima degli esami - si chiede don Sandro Quarta, assistente spirituale del Msac di Lecce -? In questi 4 anni abbiamo voluto che i nostri studenti vivessero questa serata particolare come un ringraziamento a Dio per il ciclo scolastico che si sta chiudendo, affidando a Lui ogni attesa, sogno, progetto e trepidazione per il futuro di ciascuno di essi. Questo per noi diventa un segno tangibile dell'attenzione della nostra associazione e, con la presenza del nostro arcivescovo, della nostra diocesi verso il mondo della scuola e degli studenti in particolare”.

Ed infine la riflessione di Mauro Spedicati, presidente diocesano di Ac, che ha così descritto questo evento: “La messa prima degli esami è ormai un momento che coinvolge non solo gli studenti ma anche i genitori, gli insegnanti, gli educatori; è tutta una famiglia che in questa occasione si affida ed affida speranze e trepidazioni al Signore”.

E prima della foto ricordo, arrampicati intorno all’arcivescovo al pozzo barocco che arricchisce il chiostro, anche un pensiero simbolico: una penna per iniziare a scrivere da oggi con emozione e coraggio il futuro bellissimo che comincia oggi.

 

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