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La Giornata mondiale della prematurità che si è celebrata ieri 17 novembre riveste quest'anno un particolare significato perché, oltre a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle ripercussioni che una nascita prima del termine può creare nei bambini e nelle loro famiglie, deve ricordare ciò che sta avvenendo nelle zone di guerra dove la sopravvivenza di questi pazienti è messa in grave pericolo dai bombardamenti degli ospedali o l'interruzione dell'erogazione di elettricità.

 

 

Presso l'Unità di terapia intensiva neonatale dell'Ospedale Fazzi, la cerimonia di consegna del Griffith-3, una strumentazione nella versione più aggiornata, per la valutazione neurocomportamentale Griffith 3, strumento essenziale per il follow up neuroevolutivo del bambino prematuro, ad opera dell'Odv Cuore e Mani Aperte di don Gianni Mattia.

Abbiamo donato con gioia il test - ha sottolineato don Gianni Mattia - perché conosciamo il reparto e sappiamo come lavorano; lo vediamo e lo sentiamo soprattutto dei genitori dei bambini ricoverati che ci raccontano come si trovano bene sia con gli infermieri che con i medici che diventano nel tempo una vera famiglia. È importante tutto questo e noi lo sappiamo bene e contribuiamo alla serenità di queste famiglie accogliendo chi viene da lontano nella casa che mettiamo loro a disposizione”. 

Grazie ai progressi portati avanti dalla medicina un numero sempre più alto di bambini riesce a superare tutte le difficoltà. Ogni anno nascono in Italia circa 30.000 bambini prematuri (prima delle 37 settimane di gravidanza) pari al 7% di tutte le nascite, percentuale arrivata al 19% negli anni del Covid. 

 

 

Forum Famiglie Puglia