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Finalmente il traguardo raggiunto! È un giorno di festa per l’Istituto superiore di scienze religiose “Don Tonino Bello” di Lecce, diretto da don Antonio Bergamo.

 

 

Quattro candidati hanno conseguito, ieri 6 luglio, la Licenza in scienze religiose, concludendo il percorso biennale di specializzazione ad indirizzo didattico-pedagogico. Presidente di commissione il prof. Sebastiano Pinto.

L’economia di Francesco chiamati ad essere custodi” è l’elaborato di tesi presentato da Elisabetta De Matteis, seguita dal relatore il prof. Michele Carriero. Strutturata in tre capitoli «la scelta dell’argomento - precisa la neo licenziata - mi ha dato la possibilità di coniugare due aspetti dell’uomo solo apparentemente in antitesi: economia e teologia, ma che oggi, più che mai, sono di puntuale attualità, poiché al centro del Vangelo c’è l’uomo con tutte le sue sfaccettature».

Clarissa Conte, guidata dal prof. Patrizio Missere, ha proposto un elaborato su “Le tentazioni di Gesù in Matteo, alcuni aspetti esegetici e teologici”: «Ho scelto di approfondire il racconto delle tentazioni di Gesù nel deserto perché ritengo che si tratti dell’esperienza della vita di Gesù che forse più lo avvicina alla natura umana. L'umanità di Gesù, provata da Dio e tentata da Satana, si rivela essere - spiega la dott. Conte - la via d’accesso, da un lato, alla riflessione sull’umanità dell’uomo, che sperimenta quotidianamente la prova, l’inquietudine, l’errore, dall'altro, alla ricerca del senso della prova medesima, quale tempo di grazia, ma anche di estrema libertà, donato da Dio per rivelare pienamente l'uomo all'uomo. In questa prospettiva, la sesta petizione della preghiera del Padre nostro diventa la supplica rivolta dall'uomo al Padre, di essere accompagnato nell'esercizio della sua libertà, affinché la prova non diventi caduta».

“Il corpo nel codice biblico e nella cultura contemporanea” è l’elaborato di tesi approfondito da Ilaria De Donatis, seguita dal prof. Salvatore Cipressa: «Il tema del corpo ha da sempre suscitato in me particolare interesse e curiosità. Cos’è che porta la società e la cultura odierna alla ricerca irrefrenabile della bellezza estetica, della prestanza fisica, del corpo sano e della cura del corpo? La continua frenesia di adeguarsi agli stereotipi della società odierna conduce ad un lento adeguamento e inesorabile appiattimento dell’individuo, ciò provoca - spiega Ilaria - una polarizzazione del corpo inteso non più come simbolo reale dell’interiorità, bensì immagine riflessa del desiderio d’altri. Partendo da un’esplorazione in chiave storica e teologia degli aspetti principali, nonché dei problemi antropologici ed etici relativi al corpo, ho potuto comprendere ed approfondire le dimensioni fondamentali della corporeità nella società contemporanea, l’importanza dei diritti e della dignità della persona».

Ha concluso la sessione estiva di laurea Stefano Zaffino, con la presentazione della tesi “Il pensiero di Igino Giordani nel solco della Fratelli tutti”, relatore il prof. Antonio Bergamo: «Con l’elaborato di tesi sul pensiero di Igino Giordani ho voluto approfondire la figura del politico e scrittore democristiano, la sua idea di fraternità che oggi trova un punto d'incontro con l'ultima enciclica "Fratelli tutti" di Papa Francesco. L’obiettivo dell'autore è quello di provare a tracciare delle linee guida per una fraternità globale (con riferimento esplicito al documento citato in precedenza) in grado di sviluppare una comunità mondiale formata da leaders in dialogo tra loro. Utopia? Forse sì, meglio qualche parola in più che una bomba di troppo».

Quattro percorsi, quattro tesi, quattro progetti di vita che partono da qui per aprirsi a nuove esperienze lavorative nel mondo della scuola e non solo, portando con sé non solo un’approfondita preparazione ricca di saperi teologici, filosofici, storici, antropologici, ma storie di persone, docenti e studenti, che hanno accompagnato il loro cammino: Issrm “don Tonino Bello” di Lecce, al servizio della formazione con serietà, competenza e passione.

Ai quattro e a Stefano, nostro valido collaboratore, giungano le felicitazioni di Portalecce.

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli

 

 

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