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La comunità dei fedeli di Cavallino, domani 8 aprile, è in festa per l’ordinazione sacerdotale di don Gianmarco Sperani.

 

 

Un evento storico per la città, che a distanza di ventisette anni, ossia dall’ordinazione di don Giorgio Pastore, rivive l’emozione e gode del dono di avere un “suo” sacerdote. Cavallino, nel corso degli anni, è sempre stata terra di vocazioni sacerdotali: don Teodoro Gigante, don Raffaele Gigante, don Giuseppe Baldassarre, per citare solo alcuni dei presbiteri, senza andare troppo indietro nei secoli.

La gioia pervade soprattutto i fedeli della parrocchia Maria SS. Assunta, dove il novello sacerdote è cresciuto, ha trovato la sua vocazione e ha mosso i primi passi di quel cammino che domani lo vedrà giungere al traguardo del sacerdozio. Ognuno di loro, infatti, oggi ha parole di elogio per don Gianmarco e di compiacimento per aver dimostrato pienezza e convinzione nella vocazione sacerdotale, e considera la sua ordinazione come una grande soddisfazione e un motivo di orgoglio, nella convinzione che egli saprà essere un ottimo pastore per le comunità di fedeli che guiderà. Di lui, infatti, chi ha il piacere di conoscerlo mette in risalto le sue doti umane, di fede, il dono dell’ascolto, della comprensione e, soprattutto, il suo amore per la storia e per le tradizioni locali che rappresentano per lui le radici del popolo dalle quali non ci si può staccare. Cavallino lo ammira, in particolare, per la sua innata devozione alla Madonna del Monte, compatrona del paese, e al patrono San Domenico di Guzmán, verso i quali don Gianmarco ripone particolari e attente cure e contribuisce con i suoi studi, le sue ricerche, fotografiche soprattutto, affinché Cavallino ne mantenga sempre vivo il culto nello scorrere inesorabile degli anni.

La sua passione per la musica, per la letteratura, per l’arte e per la storia fa di don Gianmarco un uomo di grande spessore, un punto di riferimento e un interlocutore sopraffino per chi opera nell’ambito della cultura a Cavallino.

Appuntamento, dunque, a domani pomeriggio alle 18 nella chiesa madre di Cavallino dove l’arcivescovo Michele Seccia lo consacrerà sacerdote per sempre.

 

 

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