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“La vita sessuale dei presbiteri è un ambito da detabuizzare, dev’essere una questione abbordabile dal dibattito pubblico poiché riguarda la credibilità della Chiesa cattolica di fronte al mondo, e la capacità, idoneità ed efficacia dei suoi ministri per servire i suoi fedeli”.

 

 

“Non si deve temere di insistere sull’umanità del sacerdote, senza reticenze sulla fragilità, perfino sulle tentazioni”. Così esordisce don Domenico Marrone, docente di teologia morale dell’Istituto superiore di scienze religiose di Foggia e parroco di San Ferdinando di Puglia in un interessante articolo dedicato proprio alla vita affettiva e sessuale dei sacerdoti.

Radcliffe, in Amare nella libertà, tra sessualità e castità parlando ai suoi confratelli afferma: “dobbiamo imparare ad amare con quello che siamo, esseri dotati di sessualità e di passioni, a volte un po’ disordinati. Altrimenti non avremmo nulla da dire sul Dio che è amore”.

È davvero importante favorire in ogni essere umano lo sviluppo armonico della propria personalità, in relazione alle proprie capacità affettive e sessuali. Il corpo è un fondamentale strumento per amare, per entrare in contatto con l’altro e con se stesso in modo profondo ed efficace. Il modo di amare degli esseri umani coinvolge inevitabilmente le emozioni e la corporeità. Di conseguenza è davvero strano che sia così difficile parlare di passioni e di sessualità nell’ambito della religione cristiana, benché essa, più delle altre, affermi di attribuire un valore sacro al corpo, per via della Creazione, dell’Incarnazione e del mistero pasquale di Morte e Risurrezione.

La sessualità umana, perché diventi linguaggio di amore, esige una continua e profonda educazione della persona.

Afferma ancora don Domenico: “Non è corretto dire che noi abbiamo un corpo: noi, piuttosto, siamo il nostro corpo, che quindi può rappresentare la dimensione più alta del dono di sé, come dimostra la narrazione evangelica dell’Ultima cena, da cui deriva l’Eucaristia. In realtà, il corpo è il fondamento del contatto e della comunicazione.”

Per approfondire questa delicata e importante tematica il Consultorio “La Famiglia” offre a tutti i sacerdoti e ai consacrati della diocesi di Lecce, interessati all’argomento, la possibilità di partecipare ad uno degli incontri del bellissimo percorso di crescita personale “Mi ascolto, Ti ascolto”, alla sua seconda edizione, che si terrà martedì 9 aprile dalle 9.30 alle 11 circa. Il percorso che affina le consapevolezze e le capacità relazionali di ogni partecipante grazie agli strumenti dell’analisi transazionale, iniziato ad ottobre 2023 e ancora in corso, si svolge nella sede del Consultorio diocesano presso il Centro di pastorale e cultura “Giovanni Paolo II” per un gruppo di soli sacerdoti ed è condotto da counselor professionisti nella suddetta metodologia.

Per partecipare all’incontro, in cui interverrà don Domenico Marrone, basterà scrivere un messaggio whatsapp al 391.4559902.

“Auguro a me e a tutti i ministri ordinati (diaconi, presbiteri, vescovi) - scrive don Marrone - di vivere il proprio ministero come luogo che si apre continuamente all’umanizzazione della vita nella dimensione erotica, del fascino e della meraviglia da sperimentare ogni giorno per contagiare quanti incontriamo sul nostro cammino”.

 

*direttrice del consultorio diocesano “La Famiglia”

 

 

 

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