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È dal febbraio del 1979 che si celebra in Italia, su iniziativa dei vescovi, la Giornata per la vita che ha l’obiettivo di sensibilizzare sul valore di ogni vita umana che è il valore più grande. 

 

 

 

La Giornata per la vita che si celebra domani, prima domenica di febbraio, vuole dire “Grazie” a tutte le donne che seppur in difficoltà, tra ansie e paure, hanno detto alla vita e hanno accolto i loro bambini; “Grazie” a tutte le persone, volontari e sanitari, che ogni giorno sono a fianco delle donne in attesa di un figlio pronti ad ascoltare, accogliere, sostenere e accompagnare con delicatezza, attenzione e amore.

Il no alla morte e il Sì alla vita è passare dall’abbraccio che genera all’abbraccio che accoglie, protegge e ama la nuova vita.

Nel maggio del 2022 è stato promosso l’appello all’Unesco per il riconoscimento del bambino come primo patrimonio dell’umanità. “Il bambino sia dichiarato primo patrimonio dell’Unesco” quale elemento fondamentale per la società e che la sua tutela e valorizzazione, a cura di tutte le nazioni del mondo, debba essere anteposta a qualsiasi altra tutela e valorizzazione dei beni materiali e immateriali.

Papa Francesco in un suo intervento nel 2021, domandava: “Dov’è il nostro tesoro, il tesoro della nostra società? Nei figli o nelle finanze?”.

L’auspicio dei Vescovi  italiani, in questa giornata,  è che questo appuntamento “rinnovi l’adesione dei cattolici al ‘Vangelo della vita’, l’impegno a smascherare la ‘cultura di morte’, la capacità di promuovere e sostenere azioni concrete a difesa della vita, mobilitando sempre maggiori energie e risorse”, pertanto non solo dobbiamo impegnarci per dare il giusto rilievo alla Giornata per la vita, con le celebrazioni della domenica 5 febbraio, ma anche organizzare e vivere momenti di partecipazione in preparazione e in supporto alla cultura per la vita.

Ogni anno in occasione della Giornata per la vita il Cav si è attivato con l’iniziativa dell’offerta delle primule fiorite, sensibilizzando i fedeli, allo scopo di raccogliere fondi che costituiscono il sussidio che ci permette di operare ed offrire il nostro servizio in difesa della vita minacciata ed in pericolo (prevenzione dell’aborto, sostegno delle famiglie in situazione di grave disagio economico, ragazze madri, adozioni a distanza).

Negli ultimi due anni a causa del perdurare della emergenza sanitaria provocata dalla pandemia da Covid-19  abbiamo dovuto rinunciare alla distribuzione delle piantine di primula presso le chiese. Quest’anno il Cav di Lecce riprende l’iniziativa augurandosi che continui a mantenersi vivo e concreto l’aiuto che già proviene dalle realtà parrocchiali, senza il Cav sarebbe costretto a limitare o a cessare gli interventi per le necessità ed i bisogni primari delle partorienti e dei bambini appena nati.

Una storia vera dal Centro di aiuto alla vita di Lecce

“Ho ritrovato la speranza anche se sono stata lasciata sola”.  S. è una ragazza di sedici anni arrivata al CAV incinta alla decima settimana accompagnata dalla psicologa del Consultorio che è accanto alla nostra sede. È rimasta incinta senza desiderarlo e il suo fidanzato temporaneo di diciassette anni appena appresa la notizia si è dileguato.

La ragazza aveva timore della reazione della madre anche perché ha avuto un’infanzia difficile perché cresciuta in un ambiente ostile. Il padre picchiava continuamente la madre in presenza dei figli.

Presso il Cav di Lecce è stata seguita dal nostro ginecologo e grazie alla vicinanza dell’operatrice e della psicologa la ragazza ha trovato dopo un lungo dialogo e un pianto liberatorio, serenità e fiducia e ha espresso il desiderio di portare a termine la gravidanza pur tra mille difficoltà perché la sua famiglia di origine è molto disagiata e vive nella povertà assoluta.

Grazie per la vostra generosità: che possa garantire a S. e al suo bambino la tranquillità necessaria.

*Centro di aiuto alla vita - Lecce

 

 

 

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