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Sabato 22 dicembre è andato in scena presso il teatro Apollo “Lo sConcerto inSegna”, spettacolo musicale ideato da Tyna Maria Casalini il cui ricavato è andato in favore di AISLA Onlus, associazione per la tutela, la cura, l’assistenza dei malati di SLA e per lo sviluppo della ricerca scientifica.

Presentata da Marco Renna, la serata si è aperta con un video in cui una ragazza raccontava in pochi secondi i primi sintomi della malattia, la diagnosi e il progredire della stessa che a un certo punto le impediva di continuare a scrivere il suo diario. Poche immagini che hanno fatto subito comprendere quanto nobile fosse lo scopo di quello che sarebbe stato un magnifico spettacolo.

Il talento e la maestria di Tyna Maria e del suo coro non hanno deluso le aspettative riscaldando l’atmosfera con un’energia e un’allegria che rendeva difficile rimanere fermi sulla poltroncina senza neanche battere le mani tenendo il ritmo. Una serata speciale anche per la stessa artista che si esibiva per aiutare il suo caro amico Francesco Sala, malato di SLA, ed ex membro del coro Just4Jesus.

Il momento più toccante della serata è stato proprio l’ingresso sul palco di Francesco accompagnato dalla moglie Paola Greco. Ascoltare la loro testimonianza e percepire il loro amore, la loro fede, la loro serenità nonostante tutto è stata una lezione di vita. La loro esistenza è cambiata il giorno della diagnosi, il 13 giugno 2016, e la coppia non ha nascosto lo sconforto che ha sovrastato inizialmente le loro vite. Quell’umano perché che rimane senza risposta e che diventa un tarlo nella mente, quel senso di impotenza, quella paura che travolge e da cui è facile lasciarsi inghiottire. Eppure entrambi sono riusciti a risalire dal baratro, insieme seppur ognuno a suo modo. Ascoltare Francesco ha significato sentir parlare una persona piena di entusiasmo e di voglia di vivere, una persona che ha candidamente ammesso di “essere talmente impegnato da non saper come fare a star dietro a tutto. Da quando sono malato ho aperto un blog, scritto più di 80 articoli, 2 libri e il testo della canzone Ho scelto Te. Siamo attori sul palco della vita, il futuro inizia oggi, non domani, ci direbbe un grande uomo, San Giovanni Paolo II. Ho fatto la scelta di seguire un uomo sulla Croce, è il mio Dio, il suo dolore è il mio amore, è la mia forza, è la mia libertà, è la sua voce che mi fa gridare Sono Libero di Amare”.

Altrettanto toccante è stato l’intervento di sua moglie Paola, “all’inizio abbiamo pianto e abbiamo urlato, man mano che diminuiva l’autosufficienza di Francesco i problemi aumentavano, ma ogni volta davanti ad un problema trovavamo la soluzione a portata di mano. Era come se una luce ci guidasse e ci aprisse la strada e allora abbiamo capito che forse è per questo che la SLA è arrivata nelle nostre vite, Dio voleva renderci testimoni della sua presenza nonostante tutto, voleva che noi facessimo capire cosa significa andare incontro all’altro, cosa significa comunicare nonostante non si abbia più a disposizione la propria voce. Si può comunicare con una carezza, con un saluto; Francesco può non parlare, può non muoversi, ma il cuore batte forte.”

La coppia è rimasta sul palco fino a fine serata e il sorriso è stata una costante sulla bocca di Francesco. Le parole di Paola sono state in grado di penetrare l’anima, hanno sprigionato una forza non comune. Riuscire a trasformare il dolore in forza, riuscire a trovare la luce là dove il buio fa di tutto per prevalere, riuscire a fare ciò che perentoriamente chiede Gesù: “Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo” nella cristiana forte fiducia che Dio non affida a nessuno un peso più grande di quello che è in grado di sopportare.

 

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