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È il Papa, all’udienza generale di stamattina, a raccontare l’incontro con gli anziani genitori di don Roberto Malgesini, il prete di strada che amava gli scartati, gli ultimi e i diseredati.

 

 

Un mese fa la sua morte violenta, a Como, aveva fatto scoprire al mondo i tratti di una carità silenziosa, fatta di sguardi, di accudimento e di amore che non chiede di essere corrisposto.

Francesco racconta che don Roberto è stato ucciso mentre aiutava e parla delle lacrime dei suoi genitori:

Le lacrime di quei genitori sono le lacrime “loro” e ognuno di loro sa quanto ha sofferto nel vedere questo figlio che ha dato la vita nel servizio dei poveri. Quando noi vogliamo consolare qualcuno, non troviamo le parole. Perché? Perché non possiamo arrivare al suo dolore, perché il “suo” dolore è suo, le “sue” lacrime sono sue. Lo stesso, con noi: le lacrime, il “mio” dolore è mio, le lacrime sono “mie” e con queste lacrime, con questo dolore mi rivolgo al Signore.

 

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