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“La tradizione dell’Italia non è quella di chiudersi, ma di aprirsi. Che la luce del santo di Assisi non rappresenti soltanto l’unità del nostro Paese ma dell’Europa, che dia luce a chi vive le tenebre della guerra”.

 

 

 

Il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, parla in un videomessaggio (GUARDA) alla vigilia della festa di San Francesco d’Assisi: “La Chiesa italiana va dal suo patrono. La tradizione vuole che si vada sulla tomba del Santo per portare l’olio, perché la luce di speranza sia sempre accesa. Quest’anno i frati di Assisi, dopo la pandemia, hanno voluto che fosse la Cei a portare l’olio. Non una regione ma tutta la Chiesa italiana, perché il Covid ci ha coinvolto tutti”.

“È il Paese intero che sarà presente e rappresentato dal presidente della Repubblica - aggiunge il card. Zuppi -, che darà un valore straordinario all’evento. Mattarella, a nome di tutto il Paese, accenderà quella luce di cui abbiamo enorme bisogno oggi, per le conseguenze della pandemia e per l’altra pandemia della guerra in corso. Di questo pezzo di guerra mondiale. Le conseguenze sono preoccupanti, quindi è anche una intercessione per la pace nel mondo”.

 

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